Primo tentativo

(Fuori tempo... in deroga...)

Il Gazzettino del 4/5/82 dà notizia della avvenuta convocazione da parte della Provveditrice, del Consiglio del Distretto Scolastico altrimenti inoperante per "difficoltà" politiche interne.

Nell’occasione, fra l’altro, viene assunta ufficialmente da questo organismo, competente per tutto il Basso Piave, una chiara posizione di sostegno nei confronti dell’iniziativa presa dal nostro Comitato Genitori. Era tempo!

Intanto ci perviene da parte del Senatore Gusso copia della lettera 11/5/82 a lui diretta dall’allora Sottosegretario alla P.I. Senatrice Franca Falcucci (della sua stessa corrente....) che si dichiara disponibile ad aiutarci. In realtà, solo in seguito, potemmo renderci conto di quale muro invalicabile la separasse dal suo ministro titolare.

Nella successiva seduta del Consiglio del Distretto Scolastico del 14/5 il nostro rappresentante in seno a quell’organismo, Cesare Rado, poté illustrare ampiamente - sulla base di un lungo documento da noi predisposto - le vicine promettenti prospettive connesse allo sviluppo dell’elettronica, specie sotto l’aspetto informatico e, pertanto, dell’evidente opportunità di cogliere questo momento per inserirci in tale indirizzo di studi.

Lo stesso Rado e lo scrivente, con dettagliato quadro locale, preceduto da adeguata premessa generale, partecipiamo al Convegno promosso dalla Provincia presso l’Istituto "Alberti" (25/7/82) che aveva per oggetto anche la nostra Scuola. La riunione, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti del Comune di San Donà, del Distretto Scolastico e del Comprensorio Basso Piave, si è dimostrata decisiva per noi, sia per la scaturita pubblica e unanime adesione dei convenuti alle nostre richieste, che per il rapporto reciproco continuato di stima e comprensione personale instauratosi fra il sottoscritto, l’amico Granzotto e il dott. Cino Casson, nuovo Assessore Provinciale P.I., coadiuvato dal suo Segretario dott. Galante.

In precedenza tale Assessorato era retto dalla signora Pagnin, di Portogruaro, contraria alla nostra iniziativa. Forse per ragioni di campanile, più che politiche.... Il nostro Granzotto ne ricorda in proposito l’assurda protervia mostrata in una riunione presso questo Municipio svoltasi l’anno precedente: "Non sognatevela. Nella vicina Portogruaro avete Elettrotecnica..." Tutto l’insieme dunque giustificava la grave tensione da me trovata fra i genitori della nostra Scuola lo scorso dicembre.

Il 28/5 - telefonicamente - veniamo a conoscenza del numero di preiscrizioni raccolte a nostro favore presso tutte le scuole medie mandamentali: n° 78. Ragguardevole se si considera che di concreto nulla era cambiato nella nostra Sezione Staccata a soli trentacinque chilometri dalla Sede Centrale di Mestre, che aveva i propri guai e problemi cui tendere fra cui il calo inesorabile dei frequentanti. Fra l’altro, come già detto, alla fisiologica crisi dell’industria tradizionale, appunto, ai giovani alunni interessava ormai sempre di più lo "Zuccante", altro ITIS mestrino, dove si insegnava elettronica e sue applicazioni (informatica e corsi sperimentali connessi).

Ci perviene intanto copia della lettera 3/6/82 del Ministro P.I. Bodrato al locale aspirante deputato rag. Falcier, che promette attenzione per noi......

Il 12/6 vengono confermati i componenti del ristretto Comitato Genitori: Barbazza, Barbieri, Ferron, Granzotto e Rado. Alla Presidenza Granzotto e i soliti incarichi agli altri. L’atto viene depositato presso la Presidenza del Pacinotti nel cui Consiglio di istituto siamo rappresentati dallo stesso Granzotto e dal signor O. Grandi.

Dal Gazzettino del 13/6/82 appare confermato il nuovo orientamento del Distretto Scolastico sandonatese in nostro favore.

Il 18/6/82 preghiamo il Preside e il Consiglio di Istituto del Pacinotti di ripetere alla Provincia la richiesta di deliberare l’istituzione a San Donà del nuovo corso sulla base delle numerose preiscrizioni giunte nel frattempo e di cui viene dato dettaglio. Prontamente con la sua 26/6 il Pacinotti informava della nuova situazione sia la Provincia che la Provveditrice, e noi per conoscenza.

Altra nota viene indirizzata il 5/7/82 all’Assessore Comunale Rizzetto che promette il suo interessamento presso il Ministero.

E a conclusione della nostra attività il 7/7/82 inviamo (insieme a quella del nostro Sindaco pari data), direttamente al Ministro P.I. Bodrato una nostra riassumente gli atti finora svolti ed i passi fatti per nostro conto dalla sede ITIS di Mestre, dal Comune, dal Comprensorio e dal Distretto Scolastico. Ritenendoli sufficienti a "rimediare" alla tardiva richiesta del Corso che, secondo prassi (Ordinanza Ministeriale sulle richieste di nuove Scuole....) avrebbe dovuto avvenire entro il 10/11/81, cioè prima della nostra "nascita". Dunque per il momento pia illusione la nostra, come vedremo in seguito......

Il giorno successivo (8/7) il Presidente della nostra Provincia, R. Sbrogiò, invia analoga richiesta allo stesso Ministro e, l’11 stesso mese, inviamo copia della nostra 7/7 ai Sottosegretari P.I. On.le Fassino e Senatrice Falcucci .

Ma il 26/7, da una mia telefonata a Roma, vengo a sapere dell’inaccoglibilità della nostra richiesta sia per mancata dichiarazione di assunzione degli oneri da parte della Provincia che, appunto, perché tardiva rispetto al prefissato termine ministeriale di presentazione che, di conseguenza, obbliga il Provveditore a non istruire la domanda stessa per questa tornata. Lo stesso giorno mi perviene copia della rovente lettera 22/7 del Senatore Gusso all’On. Bodrato, Ministro P.I. in carica, (e per conoscenza al Sottosegretario Sen. Franca Falcucci) che mai si è degnato di rispondere ai suoi numerosi solleciti. Il muro di gomma cui ho fatto cenno.....

Il compianto Senatore rimprovera il Bodrato per non avere mai dato evasione alla sua 18/12/81 e ai successivi solleciti 18/2/82 e 14/4/82. Infine egli gli chiede "A chi rivolgermi per avere notizie sull’esito dell’istanza sandonatese, se non allo stesso Ministro? E visto che questi NON risponde, se non ALL’AMICA Sottosegretario?". Purtroppo, dunque, anche qui vengono alla luce le prove della terribile, sotterranea lotta correntista. Nel caso, vedremo più avanti, come i ruoli si invertiranno: sarà l’On.le Falcier, futuro Onorevole locale - NON AMICO - della stessa subentrante, Ministro P.I. Senatrice Falcucci, a essere tagliato fuori. Non so se il Cencelli (del famoso omonimo manuale.....) prevedesse anche tali sbocchi.

Il 26 e 28/7 scrivo egualmente al solito Falcier, quale Presidente U.S.L., per informarlo della situazione e, soprattutto, per pungolarlo e premere sul suo amico On.le Bodrato. Infatti le notizie negative in mio possesso, lungi dallo scoraggiarmi, divengono motivo di ulteriore insistenza presso lo stesso mio collega della USL, presso cui ero impegnato anche nelle Commissioni Affari Generali e Anziani..... Devo dire di aver forse esagerato con lui nelle mie "pretese" di aiuto. Contavo di colpirlo nel suo orgoglio politico di rappresentante degli interessi locali affinché potesse far valere a Roma la sua volontà...... (Poi ho anche capito che non è che fra gli "amici" della stessa corrente all’interno della Regione non mancasse chi intendesse prevalere a sua volta). Comunque mi dicevo pure che, in fin dei conti, le mie insistenze, che avevano piena motivazione sociale, erano rivolte al politico, a un uomo che aveva "scelto" liberamente quel "mestiere".......

Intanto devo precisare che per avere contatti diretti ed immediati con gli ambienti ministeriali di Roma ebbi presto, e sempre più, bisogno di fare uso del telefono. Il che mi permise di farmi qualche buon amico presso il Ministero della Pubblica Istruzione, quale, ad esempio, il gentilissimo funzionario dott. Spagnoletti. Persona che risultò preziosa per il fatto che da allora le nostre azioni divennero abbastanza confidenziali, pur rimanendo, burocraticamente parlando, strettamente corrette.

Nonostante dunque la situazione disperata, la Provincia, su nostro invito, trasmette al Provveditore copia della delibera di Giunta del 27/7/82 richiedente per la nostra Sezione Staccata di ITIS l’istituzione del Triennio di "Informatica-elettronica", per il quale essa assumeva i necessari oneri. Come si vede, anche il comportamento dell’Amministrazione Provinciale è stato ancora piuttosto approssimativo.

Tanto devo precisare per giustificare meglio quanto è stato difficile per noi arrivare a capire quando, come, a chi e che cosa chiedere al Ministero della P.I. Ancora il 30/7/82 da una telefonata congiunta con il Sindaco Cei al Segretario Particolare del Ministro dott. Manzini, questi ci dice (altra informazione errata) di far fare la richiesta per noi del Corso Specialistico all’ITIS Pacinotti di Mestre che, ancora una volta, sollecitiamo anche per il necessario finanziamento di competenza.

In realtà la nostra sede (o Scuola) non era qualificata per chiedere tale corso: la domanda per noi, come si vedrà, poteva essere presentata solo da un ITIS "Scuola madre" che avesse già per insegnamento l’Informatica..... Comunque il giorno successivo viene ripetuta la richiesta del Pacinotti (che non aveva il detto corso...), sia al Ministero P.I. che alla Provincia e alla Provveditrice, di istituzione del corso, come allora lo chiamavamo, a indirizzo "INFORMATICO-ELETTRONICO". Però, come vedremo in seguito, anche questo è servito a.... far brodo. L’importante era che si parlasse incessantemente di noi.

Il lavoro fin qui svolto alla base della Scuola ci fa intanto raccogliere 44 preiscrizioni (in realtà i decisi per l’informatica pura sono 14 in meno, che scelgono solo elettronica).

A conferma ufficiale del fallimento del nostro "Primo tentativo" di avere il CORSO SPECIALISTICO, ci giunge la lettera del 5/8/82 dal Sottosegretario On.le Fassino: "Richiesta non conforme alle modalità della Ordinanza Ministeriale": Tardiva!

Con questa informazione si conclude il nostro "Primo tentativo" di ottenere da Roma l’ambito Corso Specialistico di Informatica. Corso, peraltro, disgiunto da quello di elettronica.

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