parte seconda

Nuova aggregazione

anno scolastico 1982/83

L’esito infruttuoso del tentativo prima illustrato, lungi dallo scoraggiarci, formò in noi -specie nello scrivente- la convinzione che tutto si sarebbe risolto secondo la normale via burocratica prevista per le "nuove istituzioni". Soprattutto ci convinse che noi "pinco pallini", in fin dei conti, non eravamo più ignoranti dei cosiddetti addetti ai lavori, a partire dal Segretario del Ministro P.I., all’Amministrazione Provinciale, alla Presidenza dell’ITIS stesso, per non parlare degli Amministratori Comunali e del Distretto Scolastico.

A meno di non pensare, per assurdo, che tutti d’accordo, prevedendo anticipatamente l’esito infausto, si siano prestati al gioco e dimostrarci - considerata la voluta drammatizzazione del problema da noi sollevato con determinazione - la loro buona fede e buona volontà. Ma così non è stato e lo dimostrerò qui di seguito.

Fatta questa premessa, il 7/8/82 insistiamo vivamente con una lettera presso il Ministro P.I. Bodrato e sul suo Segretario particolare, dott. Manzini, affinché, facendo eccezione alla regola - vista la situazione caotica in cui versa l’altro ITIS di Mestre (lo "Zuccante", superaffollato e non più in grado di accogliere nuovi alunni di informatica ed elettronica) accetti la nostra richiesta, anche se tardiva, presentata attraverso l’Amministrazione Provinciale e il Provveditore con i relativi impegni di spesa. Purtroppo però, come già detto, il locale Sen. Gusso che avrebbe voluto aiutarci, (ma non era della "corrente" del Signor Ministro) nulla ha potuto in merito, mentre il rag. Falcier (non ancora deputato, pur essendo di quella corrente), forse perché non ancora sufficientemente autorevole, pure...... S’intende erano solo congetture queste mie riflessioni confermate poi dai fatti accaduti in seguito.

Intanto si profila la crisi di governo e il probabile cambio di Ministro. Noi ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato fino a quel momento, dal dott. Casson al nostro Sindaco, dal Preside al Provveditore ecc.

Come ultimo atto provocatorio, in questa fase, il nostro Granzotto presenta sul Gazzettino del 18/8/82 una lettera aperta al Ministro in carica dove riassume la situazione e chiede allo stesso un gesto estremo in nostro favore. In pari data insistiamo, presso il su citato Segretario Manzini, per un colloquio risolutivo. Lo stesso Granzotto riceve intanto assicurazioni, l'11/9, dal Sottosegretario all’interno On. Corder.

Con la mia personale 9/9/82 al sig. Falcier (Presidente USL) lo informo che da una mia telefonata allo stesso dott. Manzini questi seccato mi ha così risposto:

Gli accludo inoltre copia della famosa veemente "lettera sollecito a Bodrato" del nostro, e suo amico, Sen. Gusso. Come ciliegina, gli annuncio, infine, che non insisteremo più di tanto con lui.

Una ulteriore conferma della comicità della situazione (in cui possono precipitare in Italia problemi seri come il nostro....) viene dalla lettera 11/9/82 (copia al nostro Rado) dell’allora Sottosegretario alla P.I., Zito, all’On. De Michelis (esponente locale di altro partito) con la quale lo informa dell’inesistenza della nostra richiesta di Corso Specializzato presso quel Ministero. E aveva perfettamente ragione. La nostra richiesta, come sappiamo, non essendo stata presentata con i "sacri crismi", aveva seguito un proprio - al momento inutile - iter......

Sul Gazzettino del 15/9/82 compare, fra l’altro, la notizia che le frequenze al nostro ITIS sono scattate a 210 e che il Distretto Scolastico proclama la necessità di completare subito la nostra Scuola del richiesto famoso Corso Specialistico.

Il 16/9 il nostro Falcier, rispondendo un po' piccato alla mia personale sopra citata, per l’affollarsi di "raccomandazioni" presso la Segreteria del suo amico On. Bodrato, ci conferma la sua disponibilità futura.

Con la nostra lunga e dettagliata 17/9 informiamo il dott. Casson - Assessore Provinciale P.I. - della situazione conseguente alle puntualizzazioni del Segretario del Ministro Bodrato dott. Manzini. Fra l’altro:

Con lettera 18/9/82 metto al corrente per filo e per segno di quanto sopra l’On.le DEGAN - allora Ministro della Sanità - da me conosciuto pochi giorni prima presso la Cantina Sociale di San Donà (come ex dipendente) in occasione della celebrazione del cinquantenario di vita della medesima. Trattasi di due fogli rabbiosi e densi di cifre, dati, citazioni e confronti, che egli, quale collega di governo ed esponente politico locale, avrebbe dovuto contestare al "nemico" di corrente On.le Bodrato.

In pari data, il 20/9, scrivo all’On.le Corder (per Granzotto) e al Sen. Gusso tanto per tenerli sulla corda....

Il 21/9 confermiamo alla Signora Provveditrice, come previsto nell’ultimo telefonico scambio di pareri, e all’Assessore Casson la nostra richiesta, ora corretta, di istituzione del "CORSO DI INFORMATICA" (abbandonando così il termine errato "e di elettronica"...) previo trasferimento della nostra Sezione Staccata dal Pacinotti allo Zuccante, sempre di Mestre....

Confermiamo, altresì, che il giorno precedente in Mestre presso lo Zuccante, dal Preside ing. Morra, era avvenuta la riunione prevista con noi del Comitato Genitori (Barbazza, Ferron, Granzotto e Rado) e il Preside Bressan del Pacinotti.

Ricordo la grande tensione spirituale con cui ci siamo presentati all’incontro. Coscienti di avere di fronte un personaggio scorbutico e ritenuto da tutti, nel suo ambiente, molto difficile. Era scontato dunque il suo atteggiamento scontroso nei nostri confronti. Egli - in verità - era timoroso di essere coinvolto, l’abbiamo capito, in beghe locali a cui si sentiva estraneo. Noi continuamente a rassicurarlo. Lui allergico alle nostre profferte di collaborazione (forse ne aveva già abbastanza della recente introduzione dei famosi decreti delegati....). Alla fine, grazie alla vecchia amicizia che lo legava al suo collega Bressan, sia pure con grande riluttanza, accetta e, convenendo con le nostre estreme necessità di autonomia, sbotta: "certo è meglio un preside fesso sul posto che un luminare a quaranta chilometri...."

Pertanto potevamo chiedere alla Provveditrice di sciogliere la sua riserva e di convocare tutti, compreso l’Assessore Provinciale Casson e il nostro Sindaco Pianon.

L’8.10.82 do conto al Gazzettino dell’inaugurazione da parte della Provincia dell’ampliamento del nostro plesso (secondo lotto: la parte più consistente in aule, gli uffici, l’aula magna e la palestra). Oltre all’Assessore Lavori Pubblici Cimino, c’era quello della P.I. Casson che, nella circostanza, ribadiva - a domanda "preparata" di un nostro studente - che la prossima nostra richiesta di completamento della scuola, formulata nei tempi prescritti, avrebbe avuto, senz’altro, buon esito. Ma non erano presenti le "nostre" autorità comunali. Queste non erano state invitate a bell’apposta o si erano diniegate, trattandosi di opera pubblica realizzata da una Provincia in mano a forze politiche localmente avverse... Di queste "incomunicabilità" ho dovuto prendere atto in più occasioni, specie quando si è trattato di organizzare viaggi o incontri fra i rappresentanti di San Donà e la stessa Provincia. Cioè pressavo verbalmente i preposti senza mostrarmi schierato e badando solo al concreto.

Lo stesso giorno inviamo lettere al Preside del Pacinotti, all’Assessore Provinciale e al Provveditore per ribadire il nostro diritto (ove fosse stato messo in dubbio dalle esigenze di altre scuole in difficoltà quali i Geometri, per esempio, allora nostri ospiti in attesa di realizzazione del loro edificio, del Liceo Scientifico, carente di locali, ecc.) a disporre di tutto il plesso, costruito ad hoc per l’ITIS, anche perché, in realtà, ancora non sapevamo quale tipo di specializzazione ci sarebbe stata concessa. Devo dire che queste nostre preoccupazioni erano alimentate da un continuo stillicidio di notizie contrastanti provenienti dall’Amministrazione Comunale di San Donà da cui il nostro Granzotto poteva attingere informazioni considerate ufficiose e, inoltre, da interventi sulla stampa locale di questo o quel politico sull’argomento.

Finalmente, il 10/12/82, presso il Provveditore agli Studi di Venezia - dott.ssa Sguerso - avviene l’incontro risolutivo fra le parti: Comitato Genitori (Barbazza, Ferron e Granzotto), il Sindaco di San Donà Pianon, l’Assessore Provinciale dott. Casson e i Presidi del Pacinotti ing. Bressan e Zuccante ing. Morra.

In quella sede, infatti, risultano determinanti, i dati da noi forniti:

I convenuti, funzionari e pubblici amministratori, riconoscono la fondatezza della nostra pacata esposizione e dopo una valutazione dell’aspetto tecnico-funzionale della richiesta nuova istituzione scolastica, unanimemente, si dichiarano favorevoli alla sua realizzazione.

Il 13/10 do riscontro della seduta con il suo esito al Consiglio di Istituto del Pacinotti, e dei Consigli Comunale di San Donà, del Comprensorio 24 e Distretto Scolastico 22 per le necessarie deliberazioni a supporto della domanda che presenteremo tramite l’Amministrazione Provinciale.

Il 16/10 trasmettiamo nostro "sunto-memoria" della seduta testé conclusa alla Provveditrice, ai Presidi del Pacinotti e Zuccante per i passi di loro competenza.

Il 20/10/82 ci perviene lettera del Segretario del Ministro P.I., Dott. Manzini, diretta all’On.le Degan che ripete le solite motivazioni del rigetto della precedente "informale" richiesta del Corso.

Lo stesso giorno il Sen. Gusso ci invia copia della lettera ricevuta, finalmente, in risposta alle sue numerose e vane richieste fatte a suo tempo all’On.le Bodrato, ancora Ministro P.I. In sostanza vi si ripete quanto dettoci dal suo Segretario sopra citato.

E sulla Gazzetta Ufficiale del 26/10/82 compare finalmente la nuova Ordinanza Ministeriale sulle nuove istituzioni e da quel momento, come ripromesso - cominciamo a gestire noi direttamente la pratica.... Ma in un quadro diverso e ben più agevole della fine ’81.

Seguendo le istruzioni della stessa Ordinanza "scopriamo" gli interlocutori di tipo burocratico e scaldiamo il ferro con il Sovrintendente Scolastico Interregionale e con il Consiglio Scolastico Provinciale.

L’uno e l’altro per preavvisarli dell’istruttoria che li coinvolgerà e per averne il pronto benestare. Viene chiarito nel contempo che l’Amministrazione Regionale non ha competenze sulle scuole superiori statali.

Il 2/12/82 incominciano ad arrivare le delibere del Comune, del Distretto Scolastico e Comprensorio richieste a corredo della domanda che la Provincia presenterà, a nostro favore, al Ministero P.I. tramite il Provveditore agli Studi di Venezia e il 12/11/82 informiamo i Genitori, allo scopo riuniti, degli sviluppi in corso.

Il 13/11 anche la Provincia ha prodotto l’apposita delibera secondo le modalità prescritte.

Il 26/11 informiamo la Provveditrice che tutta la documentazione richiesta è già stata depositata in Provincia; che abbiamo contattato anche l'Ufficio Scolastico Interregionale e che contiamo, soprattutto, su di Lei, in quanto istituzionalmente autonoma nelle sue valutazioni e decisioni.

Anche sul Gazzettino dell’1/12/82 compare l’impegno, ribadito dal nostro Consiglio Comunale, in appoggio alla nostra richiesta e il 6/12 nell’accompagnare la delibera del comprensorio ringraziamo - per dovere "gerarchico" - il Presidente del Consiglio Provinciale Sbrogiò dell’aiuto fornito dalla sua Amministrazione.

Il 20/1/83 i rappresentanti di classe dei genitori confermano nel loro incarico S. Barbieri, O. Ferron, C. Rado e vengono cooptati dallo stesso Comitato ristretto gli uscenti A. Barbazza e P. Granzotto i cui figli sono passati rispettivamente agli ITIS di Treviso e Mestre.

Presidente è nominato C. Rado mentre lo scrivente viene confermato nell’incarico di Segretario con ampio mandato "per il completamento della Scuola". Copia dell’atto stesso viene depositata presso la sede del Pacinotti a Mestre.

Dalla telefonata 26/1/83 alla Segreteria del Provveditore apprendo che il dossier "ITIS di San Donà" è stato consegnato il 20 stesso mese al Sovrintendente Scolastico Interregionale. Dunque tutto a posto. Ma dalla Gazzetta Ufficiale 10/1/83 avevamo appreso che per limiti di bilancio, nel caso di "nuove istituzioni" non sono ammessi aumenti nel numero complessivo di classi (concetto che verrà poi superato. ma intanto....).

In questo frattempo, passato al Bilancio l’On.le Bodrato, era subentrata nella carica di Ministro della P.I., la Senatrice Franca Falcucci e il Sen. Gusso, suo "amico" di corrente, ci fa pervenire copia della lettera 7/2/83 pervenutagli appunto dal Segretario della senatrice stessa che ci promette il rituale "interessamento". Che, come vedremo poi in realtà, si farà abbastanza concreto.

Il 7/2 da una telefonata dell’ormai amico, dott. Spagnoletti, dirigente di un Ufficio Ministeriale "vicino" al grande capo apprendo che c’è qualche possibilità di correzione del Decreto limitativo del numero di classi prima citato.

Finalmente l’11/2/83, tramite il suo Segretario Particolare dott. Angelini, dopo che il Provveditore l’8 stesso mese aveva spedito il nostro "Dossier" alla ministra Falcucci, formiamo una lunga e dettagliata esposizione alla stessa Senatrice per renderla edotta della locale nostra situazione scolastica, vista sotto ogni aspetto anche con riferimento ai limiti imposti alle nuove istituzioni del predetto decreto limitativo delle classi. Ad ogni buon conto nella lettera riportiamo gli estremi di spedizione del predetto malloppo da parte della nostra Provveditrice. Naturalmente, copia di tale lettera viene inviata per conoscenza a tutti i soliti politici (per la competizione....) oltre che al Sindaco Pianon, all’Assessore Casson e alla stessa Provveditrice dott.ssa Maria Rosa Sguerso e ciò perché ognuno sapesse tutto di tutti e costringerli a emularsi.... se ne avevamo voglia: all’ex Ministro Bodrato, passato come detto al bilancio, a Falcier, all’On.le Fassino, al Sen. Gusso, all’On.le Corder, all’On.le M. Noja, e all’On.le Reggiani.

In particolare ci teniamo in contatto con l’allora Vice Sindaco M. Cei che, ad ogni nostra chiamata, si è detto lieto di aiutarci. Dobbiamo dire che l’abbiamo fatto abbastanza spesso avendolo avuto sempre disponibilissimo.

Subito riceviamo lettere di assicurazione dai vari personaggi sopra elencati.

Al fine di concordare un incontro al massimo livello il 2/3/83 parliamo al Sindaco di concederci un colloquio per sapere quali passi, nel frattempo, avesse fatto presso il Ministero il nostro Comune.

Lo stesso giorno chiediamo alla Sovrintendente Regionale dott.ssa Vittozzi gli estremi di spedizione a Roma del nostro Dossier con il suo parere.

Guarda guarda ci perviene anche la lettera 9/3 del famoso dott. Manzini, Segretario dell’ex Ministro P.I. Bodrato, che pure lui promette una positiva conclusione del nostro problema.

Dalla G.U. 12/3/83 apprendiamo che viene reiterata la disposizione limitativa del numero delle classi....

Dal Segretario particolare della Sen. Falcucci ricevo direttamente (lett.9/3/83) assicurazioni "di ogni possibile consentito interessamento" in merito all’ITIS di San Donà di Piave e il 21 detto lo ringraziamo accludendogli dati tecnici e precisazioni sulla nostra precedente.

Il 24/3/83 scriviamo al Sindaco che, probabilmente, nella prima quindicina di Aprile p.v. avremo a Roma - a cura del Sen. Gusso - un colloquio col Ministro P.I. e gli chiediamo di partecipare con l’Assessore Provinciale Casson che con altra nostra pari data preavvertiamo.

Disponiamo anche degli estremi di spedizione (24/3) del nostro Dossier da parte della Sovrintendente Interregionale che ringraziamo dell’aiuto.

Le cose, burocraticamente parlando, dunque procedono puntuali come nelle nostre previsioni ed è di buon auspicio. Informiamo del probabile viaggio a Roma gli altri genitori nel caso qualcuno volesse offrirsi.

Predisponiamo una "memoria" ad uso del Direttore Generale del Ministero P.I. Dr. Emanuele Caruso riassumente tutti i passi compiuti dal nostro Comitato Genitori a partire dal 7/12/81 nonché quelli dei vari Uffici preposti e da noi mobilitati e, inoltre :

L’8/4/83 gli iscritti a San Donà sono 153. In aumento dopo dieci anni di stagnazione.

Il 12/4 confermiamo al Sen. Gusso la nostra partecipazione al viaggio di Roma per il 21/4 ore 11 - (Sindaco, Assessore Provinciale, Ferron e Granzotto del Comitato).

Il 13/4 nell’annunciare ai Docenti della Sezione staccata di San Donà e Consiglio d’Istituto Sede di Mestre, del nostro prossimo viaggio li preghiamo, su consiglio della Provveditrice, di volersi adoperare, fra l’altro, affinché i frequentanti e i richiedenti esterni, facciano doppie "prescrizioni’ con scelta anche per San Donà onde poter disporre poi di dati orientativi utili da esibire al momento opportuno.

Il 16/4 analoga richiesta viene fatta al Consiglio d’Istituto dello Zuccante a Mestre.

A proposito dei rapporti intercorrenti fra Comitato Genitori e Consiglio d’Istituto dei due ITIS Mestrini devo precisare che i contatti sono stati mantenuti dal nostro infaticabile Pietro Granzotto, (il cui figlio era passato allo "Zuccante"), che io chiamo "il comunicatore" per la simpatia e determinazione con la quale riusciva a coinvolgere le varie controparti. La sua capacità di arrivare in breve al nocciolo delle questioni e il senso pratico nelle cose che affronta sempre con buona conoscenza. Ogni volta con risultati positivi per la nostra causa. Le sue intuizioni e opinioni, spesse volte azzeccate in pieno, sono state di grandissimo aiuto oltre che stimolo per me e per gli altri genitori.

Ancora il 19/4 l’On. Corder (6/3) ci invia copia della lettera del Sottosegretario P.I. Amalfitano che ribadisce le difficoltà frapposte alle nuove istituzioni (Stop alle classi....).

Da noi sollecitato il 22/4 il Sindaco, preoccupato anche di una probabile imminente crisi di governo, telegrafa alla Sen. Falcucci. Allo stesso Sindaco chiediamo un contributo al nostro fondo spese che si fa sempre più gravoso (non avemmo però risposta in merito).

Il 27/4/83 d’accordo con la Provveditrice di Venezia inviamo al Provveditore agli Studi di Treviso richiesta di sondaggio per conoscere l’eventuale numero di aspiranti al Corso di Informatica.

Lo stesso giorno scriviamo nuovamente al Ministro Falcucci per esprimerle le nostre apprensioni in vista di una nuova crisi di governo e fornirle, nel contempo, ulteriori dati di valutazione aggiornati. Le ricordiamo, in proposito, il telegramma inviatoLe dal Sindaco.

Come ormai è chiaro a chi ha avuto interesse di leggerci fin qui è stata nostra abituale tattica riuscire a far agire il Sindaco - autorità locale - in stretta correlazione con quanto noi andavamo producendo o proponendo di volta in volta nelle varie sedi opportune.

Lo stesso giorno informiamo anche l’Assessore Provinciale dott. Casson.

In pari data stampiamo dei grandi manifesti (70x100) con i quali avvisiamo i potenziali interessati del Veneto Orientale della imminente aggregazione allo "Zuccante" e la conseguente possibilità di poter frequentare il nostro ITIS che "inizierà l’insegnamento dell’informatica e di provvedere quindi alla preiscrizione". Detti manifesti con il patrocinio del nostro Sindaco vengono distribuiti personalmente dal sottoscritto e l’amico Granzotto fra le Medie di San Donà, Musile, Noventa, Eraclea, Jesolo, Meolo, Ceggia, Caorle, Portogruaro, Oderzo, Motta di Livenza e perfino di Mestre e Lancenigo di Treviso nonché alle stazioni ATVO e FF.SS. e Oratorio locale.

Con un successivo ciclostilato (30/4) preghiamo le famiglie di attenersi alle istruzioni, conformemente ai "diritti-doveri" ivi precisati, entro il 14/5/83.

Finalmente il 12/5/83 partiamo per Roma in aereo e verso mezzogiorno, al Ministero P.I., ci incontriamo con il dott. Emanuele Caruso, Direttore Generale di quel Dicastero. Insieme a me e Granzotto, del Comitato Genitori, il rappresentante del nostro Comune Vicesindaco M. Cei. Il dott. Casson non era potuto venire.... Con il senno di poi ho capito il perché: Gli era mancato un esplicito invito da parte del Comune stesso. Cosa che ho evitato potesse accadere al secondo colloquio nell’84.....

L’incontro è stato molto cordiale e franco restando noi favorevolmente impressionati dalla simpatia manifestataci dall’alto funzionario che anzi ci esprime la sua ammirazione per un Sindaco e genitori che si son mossi fino a lui per una Scuola da completare. Forse per metterci a nostro completo agio alla domanda postagli da Cei: "Che cosa ne dice la Falcucci...." egli ci risponde con la battuta (più o meno questa): "Io non intrattengo rapporti con donne ultracinquantenni...."

Rientrammo con l’invito di far produrre alla Provveditrice due lettere distinte con le quali da un lato venisse confermata la richiesta di nuova aggregazione (dal "Pacinotti" allo "Zuccante"), dall’altro che le eventuali nuove classi per San Donà fossero compensate da altrettante soppresse a Mestre. Cosa, quest’ultima, che per l’83-84 non si è poi più potuto realizzare per le difficoltà frapposte dall’ITIS "Zuccante" stesso.

Con la circolare 13/5/83 il Comitato Genitori si rivolge alle Famiglie per ottenere un rimborso spese mediante costituzione di apposito fondo. E’ da sottolineare, in proposito, che il sig. Pietro Granzotto mai ha voluto rimborsi di spese, non solo per i frequenti viaggi a Mestre, ma neppure di quelli ben più gravosi a Roma.

Il 18/5 predisponiamo lettere che il Sindaco spedisce rispettivamente alla Provveditrice e al Direttore Gen. Ministero P.I. Con la prima per ringraziarla della sua adesione telefonica alla richiesta delle due dichiarazioni richieste da parte del dott. Caruso. Con la seconda per ringraziare quest’ultimo dell’accoglienza riservataci e confermargli l’accordo da noi raggiunto con la medesima dott.ssa Sguerso. Anche noi inviamo ad entrambi i nostri vivi ringraziamenti.

E chiediamo, infine, ai due Presidi i dati sulle preiscrizioni raccolte e al nostro Vice locale di autorizzare l’Assemblea Generale dei Genitori per il 20/5/83 allo scopo di aggiornarli. L’incontro avviene regolarmente e otteniamo la piena approvazione dei convenuti.

Ma in tale occasione - per ragioni strettamente familiari - comunicai anche le mie dimissioni dall’incarico di Segretario pregando i presenti di mantenere la loro fiducia ai componenti del nostro Comitato costituito per lo scopo, più volte dichiarato, di completare questa Scuola. Sperando di poter superare la situazione contingente ho anche dichiarato però che mi consideravo sempre impegnato moralmente nell’incarico di seguire la questione stessa come, in realtà, poi è avvenuto.

Al Gazzettino, 23/5/83, inviamo relazione completa, fatte le premesse d’obbligo, sulle condizioni di partenza del nostro ITIS; del nostro operato approvato dall’Assemblea testé conclusa.

Il 24/5 scrivo ancora , sempre attraverso il suo Segretario Particolare dott. Angelini, che ce ne dà atto il 17/6/83, alla Ministra Falcucci per chiarire che con la soluzione proposta dal dott. Caruso era possibile superare - mediante compensazione di classi - l’ostacolo sorto con le esigenze della "finanziaria".

Il 26/5 informiamo con lettera sia il Sindaco che il Presidente del Comprensorio - prof. Giuseppe Toffolo - della necessità espressaci telefonicamente dall’Assessore Provinciale P.I. - reduce da un colloquio a Roma con il Direttore Generale del Ministero P.I. - di formulare subito un appello al Ministro del Tesoro (ancora il solito Bodrato) perché voglia comunque sbloccare la situazione di stallo in cui versa la nostra istanza a causa dei limiti posti a questo benedetto numero di classi. Confidenzialmente mi rivolgo però al Vice Sindaco Cei - suo amico di corrente - affinché se ne occupi lui personalmente. A quel tempo ero in procinto di partire per una quindicina di giorni di vacanza in URSS

Di ritorno dal viaggio, allo scopo di drammatizzare (l’8/6/83), facciamo comparire sul Gazzettino articolo (con grande foto del nostro plesso scolastico) che, praticamente, esprime la meraviglia somma del cronista locale per questa storia distorta (lui scrive: strana....) che accompagna la vicenda della nostra Sezione Staccata dell’ITIS Mestrino e che, finalmente, avrà (?) il Corso specialistico. Riporta che le preiscrizioni raccolte (su nostro invito) dal "Pacinotti" per la terza classe (1a del Triennio) di informatica, con destinazione San Donà, sono diciotto e alla prima del biennio centosette.

Il 17/6 ci rivolgiamo anche all’ITIS "Planck" di Villorba per avere dati sui frequentanti di provenienza "sandonatese".

Il 16/6, sempre timorosi di non spuntarla a Roma, scriviamo al Sen. Gusso - che si è sempre distinto per gentilezza e premure nei nostri confronti - affinché intervenga presso la Provveditrice, perplessa per il numero piuttosto scarso (50-60) di prescrizioni provenienti da noi del sandonatese, per l’istituendo nuovo Corso e quindi incerta sul rilascio al dott. Caruso di Roma della seconda lettera, necessaria a superare l’impasse famoso sul numero di classi da compensare. Che, in ogni caso, solleciti almeno e ci assicuri il cambio di aggregazione a salvaguardia del nostro diritto di principio ad avere il Corso Specialistico richiesto.

Tanto ribadiamo naturalmente anche noi alla stessa Provveditrice sia per telefono che per iscritto. Sono stati momenti veramente duri, anche in seguito per questa prima fase, e come si vedrà in prosieguo, con altrettanta durezza l’ho denunciato direttamente alla Ministra.

L’8/7/83 mandiamo una specie di "ultimatum" al Gazzettino, da pubblicare, anche a rettifica della precedente informazione che dava per istituito il Corso. Diversamente saremmo "scesi tutti in piazza" (Cosa in realtà ben lontana "come sempre" dalle nostre intenzioni). Contemporaneamente prepariamo due bozze di telegramma per il Vicesindaco Cei da inviare rispettivamente alla Sen. Falcucci e al Direttore Generale Ministero P.I., dott. Caruso. Mentre noi scriviamo direttamente alla Provveditrice e all’Assessore Casson perché si decidano ad inviare a Roma le due lettere di impegno richiesteci dal Ministro. Unico modo per superare l’ostacolo: compensazione di classi fra l’ITIS di San Donà (quasi vuoto) e quello di Mestre "Zuccante" (superaffollato) che, leggiamo dalla cronaca mestrina dello stesso giorno, istituisce "il catenaccio", cioè il numero chiuso alle proprie iscrizioni.....

Ma l’11/7/83 la Provveditrice dott.ssa Sguerso, rompendo gli indugi, per telex - copia in nostre mani - invita il Ministro P.I. Falcucci e il Direttore Generale Caruso e quello delle "Istituzioni Tecniche" Fiori a disporre senz’altro il cambio di aggregazione dell’anno scolastico ‘83-84 della nostra Sezione Staccata che dovrà passare dal "Pacinotti" allo "Zuccante" con ciò rendendo possibile il trasferimento a San Donà di UNA o DUE CLASSI TERZE visto che a Mestre non sono reperibili i locali per le stesse.

Nella nostra ingenuità ed inesperienza non potevamo intravedere, in questa concessione, un nulla di fatto anche per il successivo anno scolastico.

In realtà dunque un impossibile scambio di classi per varie ragioni dovute alla passata effettiva scarsa adesione di ragazzi di provenienza sandonatese e, soprattutto, per difficoltà "tecnico-funzionale" (un difficile pendolarismo di classi, due tre volte alla settimana, in quanto qui, ovviamente, mancavano "computer", materiale e attrezzature didattiche connesse). Una situazione che risultò, invece (anche finanziariamente : pro-capite alunni....), perfettamente funzionale ai "progetti" dell’ITIS, sede di Mestre, (che, come vedremo, l’anno successivo - in contrasto con i disposti del Ministero P.I.- come poi è accaduto) di "rifilarci" il loro impianto diventato obsoleto e inadeguato alle loro maggiori esigenze e che al nostro ITIS è costato poi l’ulteriore perdita di un secondo anno...... Mah "Meschinità, tristizie...."

Lo stesso giorno sulla scorta di quanto sostiene la Provveditrice scriviamo pure noi al dott. Caruso precisandogli non solo la disponibilità di locali a San Donà, anche per conto di Mestre, ma che le nuove prescrizioni al biennio aumentano continuamente. Al dott. Angelini, Segretario della Sen. Falcucci, rimettiamo copia di tutto.

Il 18/7/83 dall’On.le Falcier (Sfortunato nuovo deputato: pure lui non della stessa "corrente" del Ministro in carica. Ironia della sorte si è ripetuta, anche per lui, la situazione precedente in cui invece il Sen. Gusso non era "amico" dell’On.le Bodrato...) riceviamo assicurazioni di "suo interessamento" per la nuova aggregazione richiesta.

Non l’avessimo mai fatto però. Al telefono il Segretario particolare Angelini, sopra citato, (era la seconda volta che gli parlavo) mi aggredisce "per le troppe lettere e le "troppe" persone da noi interessate...." Immediatamente, il 19/7, scriviamo una pepata lettera di protesta alla stessa Ministra. Fra l’altro gli diciamo, fuori dei denti, che il Comitato Genitori non ha mai preso connotati politici. Anzi di aversi avvalso, indifferentemente, di DC, PLI, PSDI, PRI e PSI a seconda degli anni - troppi - e dei genitori che, liberamente di volta in volta, hanno creduto di farlo in base alle proprie personali conoscenze. Nel caso era stato lo stesso nostro e suo amico, ex Sen. Gusso, a indicarci (forse seccato dal "gallo" che lo aveva soppiantato nel "suo" pollaio) il Falcier.... Una piccola vendetta? Raffinatezze politiche!

Altro telegramma parte dal nostro Sindaco Pianon alla volta del Ministero P.I.

E la Falcucci l’11/8 mi telegrafa "Est stato disposto con inizio anno scolastico 83-84 cambio di aggregazione da sezione staccata industriale Pacinotti a Zuccante, stessa sede". Idem dall’On.le Costante Degan e Sen. Reggiani. A debita distanza, 24/9, lettera di Falcier evidentemente tagliato fuori, con copia telegramma dott. Caruso alle Sedi dei due ITIS e Provveditore Studi.

In conclusione abbiamo dovuto accontentarci di questo mezzo passo avanti che ci assicurava, almeno, la possibilità di avere qui a San Donà - finanziaria permettendo - ufficialmente, dal prossimo anno il CORSO DI INFORMATICA già in funzione presso la sede centrale a cui siamo stati aggregati. Tanta nostra fatica - cioè la via imboccata nel secondo round - infine non è stata vana e ci ha riempito tutti di legittima soddisfazione.

Purtroppo, in realtà, come già accennato e vedremo meglio in seguito, i tempi cosiddetti "tecnici", si sono dimostrati per noi "pivellini" ben più lunghi.

Indice

Continua in Parte terza. Attivazione corso di informatica