Anno scolastico 1985-86

Punto a) Terza domanda regolare per l’autonomia funzionale

 

Come ridetto, pur essendomi "nuovamente dimesso" dall’incarico ufficiale di Segretario del Comitato Genitori e dal peso diretto di seguire il generale andamento delle quotidiane cose scolastiche (si era ormai prossimi alla maturazione del tempo necessario alla costituzione della prima QUINTA CLASSE in San Donà: avendo avuto finora in funzione due Terze e una Quarta oltre alle numerose Prime e Seconde del solito biennio), mi sentivo moralmente e, perché no, di fatto vieppiù legato alle vicende dell’ITIS e al suo progredire, visto l’azzeccato travolgente sviluppo nella sua consistenza. Non era perciò affatto cessata - come si è visto fin qua - la mia vigilanza per quanto poteva accadere a vantaggio o a danno (purtroppo) della Scuola stessa.

Siamo, dunque, alla riapertura della scuole e sul Gazzettino del 17/9/85, assieme alle solite annuali notizie di carenze d’inizio, compare quella - del resto prevista - della mancanza di circa metà degli insegnanti (veramente un po’ troppi anche se il nostro è uno specialissimo caso) e della mancata sistemazione o adeguamento delle aule del nostro ITIS.

Improvvisamente mi sovviene che, come preannunciatomi la scorsa primavera dal dott. Spagnoletti - funzionario ministeriale di Roma - contrariamente al passato quest’anno l’ordinanza delle Nuove Istituzioni sarebbe stata anticipata.......

Corro alla Biblioteca Civica a sfogliare la Gazzetta Ufficiale all’indietro e scopro che, addirittura, tale informativa era già stata pubblicata in data 31.7.85 e che, di conseguenza (erano passati inutilmente oltre quaranta giorni.....), non c’era da poter indugiare neppure di un’ora mentre avrei dovuto contattare il Presidente del nostro Comitato sig. Carnio - in carica dall’anno scorso - che in quei giorni da me cercato risultava assente dal lavoro per malattia poi risultata lunga. Neppure era il caso di cercare un suo sostituto in quanto ho ritenuto di non poter, al momento, contare su alcun altro a cui affidare la responsabilità.

Sarebbe occorso, infatti, rintracciare e convocare senza averne la veste, i componenti del Comitato Genitori Ristretto. Dal quale, del resto, salvo l’amico del Bar sig. Pietro Granzotto, messo subito al corrente, avrei dovuto avere credibile conferma di valido e immediato impegno tecnico-burocratico, per questo nuovo appena iniziato anno scolastico. Per poi, in realtà, dover "ripiegare" su me stesso - com’è avvenuto (onde non compromettere ogni cosa) e ripetere la trafila di una procedura che l’urgenza assoluta richiedeva percorribile solo alla persona che - in tempi reali - sapeva a chi, dove e come rivolgersi per ottenere tempestivamente la documentazione necessaria a supporto della "domanda" che, nel frattempo, doveva essere predisposta da altri organismi all’uopo preavvertiti. Esempio la Provincia "ignara" di tutto e il "Consiglio d’Istituto di Mestre" pure. Quest’ultimo tramite Granzotto, colà in Giunta. E inoltre altri Uffici con i quali, al momento, solo io - per annosa consuetudine - ormai mi era facile e soprattutto, nel modo più rapido interloquire sollecitamente.

Ovviamente riprendo da capo ogni cosa come per le altre due domande regolari. Comincio con il Distretto Scolastico (19/9) al quale chiedo di ripetere la delibera apposita e di preparare accompagnatoria per la Provincia entro il 30 del mese, che sarei passato a prendere personalmente (delle Poste non si poteva fare affidamento). Altrettanto per il Comune. Lo stesso giorno scriviamo al solito dott. Casson Assessore Provinciale P.I. al quale, appunto, nella sicurezza assoluta di avere da questo stesso anno scolastico la QUINTA classe chiediamo di voler predisporre, senz’altro, ogni atto che noi, intanto, provvederemo localmente alla documentazione di base.

Così il 28/9 scrivo al Presidente del Comprensorio e al Sovrintendente Interregionale pregandoli di volerci sostenere, come per il passato, quando toccherà a loro di dare il parere di competenza.

Infine preghiamo, in via formale, manifestandole però nel contempo la nostra sottintesa fiducia, la Provveditrice (che, in vero, è l’Istituzione cardine) - di voler dare avvio alla domanda che determinerà il Ministro P.I. a nostro favore.....

Puntualmente il 30/9/85 il Distretto mi consegna la propria delibera. Il 2/10 e il 9/10 seguono le lettere alla Provincia e al Provveditore del Comprensorio e del Comune.

Supero nel frattempo (15/10) una questione di certificazione (a corredo della domanda Provinciale) dei Vigili del Fuoco circa l’agibilità del nostro plesso.

Frattanto, a questo punto, devo confermare che stavo agendo autonomamente e solo per mio scrupolo personale. Cioè senza alcuna delega ufficiale o ufficiosa essendomi reso conto che il "Comitato Genitori" 85/86 (di nuova formazione) dei Rappresentanti di Classe - senza il suo Presidente pro-tempore, sig. Carnio, ammalato - il solo al corrente della mia iniziativa - nulla stava facendo in proposito. Semplicemente dormiva.... Di tanto ero informato dal solito Granzotto, edotto di tutto, che operava, invece, a Mestre e si era dato da fare per suo conto per quest’ultima nostra domanda. Ne, del resto, a me informazioni e pareri erano mai stati chiesti da nessuno dei componenti di questo nuovo Comitato. Cosa mai, infatti, avrei dovuto fare essendomi dichiarato dimissionario lo scorso giugno? (A fine anno scolastico?).

Interpellato dal Sig. Paganini - qui facente funzione di Vicepreside - scrivo Raccomandata RR 7/11 all’Assessore Casson della Provincia. Parto dal discorso dei lavori di adeguamento provvisorio di nostre aule per finire con il chiedergli di volerci riassicurare il suo impegno: sulla definitiva sistemazione e assegnazione all’ITIS di San Donà dell’intera costruzione a noi predestinata sin dalle origini.

Il 16/11/85 ricevo l’ennesima lettera della Sen. Falcucci che mi conferma il negato benestare alla nostra autonomia (precedente domanda tardiva in deroga....) a "causa delle difficoltà di Bilancio del suo Ministero". Per noi, invece, come già detto (ben sapendo della sua irritualità), era stata una pura mossa tattica di preparazione alla vera domanda, ora in corso che, in tal modo, assumeva una drammaticità ineludibile con o senza l’appoggio dei locali parlamentari.... Come volevasi dimostrare. Questi, nell’occasione, nulla avevano potuto "contro" la prassi della burocrazia scolastica del Ministero P.I.

Dal Gazzettino apprendo che le iscrizioni all’ITIS sono balzate dalla primitiva quota media di 130 (’81) alle attuali 490. Un vero "boom". L’articolo era ispirato dall’amico Granzotto che, inoltre, prospettava un ulteriore balzo a 650 alunni dal prossimo venturo anno scolastico completato del QUINTO ANNO. Anzi, aggiungeva, se non era ormai il momento di pensare anche a chi titolare la Scuola?

Il 20/1/86 scrivo al Sovrintendente Regionale, dott. Ranzato, di volerci fornire a tempo debito gli estremi di spedizione a Roma del nostro "dossier" che, intanto, sappiamo ancora in sue mani e gli raccomandiamo l’appoggio come fornito in passato.

Anche se non è il caso nostro apprendo dalla G.U. 30/12/85 che passano alla Provincia tutte le competenze edilizie relative alle scuole secondarie di secondo grado che finora erano gestite dai Comuni. Licei per esempio.

Il 24/1 chiediamo alla Provveditrice gli estremi di spedizione della nostra "pre-domanda" a Roma. Questo naturalmente per poter tallonare i preposti romani.....

Sul n° 1 del gennaio ’86 del locale periodico "SANDONADOMANI", compare parte di un nostro articolo da noi ispirato. Esso prende spunto da altre notizie sul nostro ITIS, riprese più volte su detto mensile. Puntualizza il fatto, positivo, della avvenuta cessazione , per oltre 500 ragazzi, del gravissimo pendolarismo cui erano costretti finora e della prevedibile (trovandosi in testa alle priorità scolastiche regionali) imminente concessione della sua autonomia aggiungendo: "Che se adesso ci venisse negata, la responsabilità ricadrebbe tutta sulla classe dirigente e politica locale colpevole, in tal caso, di una imperdonabile miopia congenita ora non più ammissibile".

Sul Gazzettino nazionale appare il 22/1/86 un’intervista rilasciata dal dott. Emanuele Caruso - Direttore Generale del Ministero P.I. - che ora conosciamo bene, con la quale egli decanta la sua iniziativa, sostenuta da adeguate esposizioni in bilancio, di introdurre in tutte le Scuole Superiori l’uso abituale del computer (cioè dell’informatica). Questo quale strumento indispensabile e metodo moderno di affrontare i problemi di studio, quindi di preparazione alla successiva vita quotidiana. Tanto ricordo, con soddisfazione, perché il primitivo gruppo di Genitori nell’ormai lontano 1981 aveva ben compreso, puntando su tale indirizzo di studio, che l’avvenire poteva intravedersi più roseo per i nostri figli.....

Il 25/1, in occasione della visita all’ITIS dell’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici Cimino, e dell’Assessore alla P.I. dott. Casson, approfitto per ufficializzare ai convenuti specie nei confronti dei nuovi genitori e studenti, l’attività svolta in questi ultimi mesi. Praticamente da solo con l’appoggio e l’aiuto concreto dell’amico Granzotto, ancora nostro rappresentante in Giunta del Consiglio d’Istitutivo di Mestre. Li informo sullo stato finale della nostra domanda di autonomia, regolarmente motivata, e il cui esito anticipato, contrariamente a quanto lasciava sperare la nuova ordinanza ministeriale si concluderà probabilmente, invece, nel mese di maggio p.v.

Non è mancato da parte mia un accenno alle passate vicende che hanno visto come, con il Corso Specialistico conseguito, subito la Scuola abbia richiamato altre centinaia di allievi aspiranti al diploma di perito informatico. Approfitto per ringraziare sia genitori che in passato, con la loro fiducia, mi dettero l’ampio mandato, che gli Amministratori Provinciali dai quali, sin da principio, ho ricevuto incondizionato e determinante sostegno e le Autorità locali che, sia pur continuamente pressate o pungolate, hanno aderito in pieno, con il passar del tempo, alla nostra proposta datata Dicembre ’81.

Nella circostanza, ricordando i passi fatti in passato, ribadisco ai Rappresentanti Provinciali il nostro diritto all’uso completo di tutto il nuovo plesso, testé inaugurato e ne chiedo all’istante una inequivocabile conferma pubblica di fronte ai partecipanti docenti, genitori e studenti. Ciò anche se in cuor mio, date le dimensioni assunte da questo ITIS, era ormai forse superfluo chiederlo. I fatti avevano già travolto ogni remora che fosse ancora rimasta annidata da qualche parte.

Ricevo l’applauso e l’unanime riconoscimento da parte dei ragazzi e genitori e l’incitamento ulteriore a proseguire nel mio lavoro. Questo mi è bastato ampiamente per motivare, vieppiù, il mio impegno verso questa istituzione di cui mi considero, scusate l’immodestia, un po’ il padre..

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Continua in Parte quarta. Un nuovo Comitato genitori