INSEGNANTI SCRITTRICI: Piera Isgrò e Claudia Vazzoler
Pubblicato: 20/12/2013  
Autore: segreteria

Con piacere comunico che le prof.sse Piera Isgrò e Claudia Vazzoler, docenti di Lettere del nostro Istituto, hanno di recente presentato in pubblico, nell’ ambito della manifestazione “Incontro con l’autrice”,

organizzata dall’ associazione Fidapa di San Donà di Piave, le loro opere: Piera Isgrò, “Paesaggi interiori” (Edizioni del Leone) e  Claudia Vazzoler ,  "Il color Malva e il Vermiglio",  (MdA Edizioni).  Nell’apprezzare l’apporto positivo  che  insegnamento ed esercizio diretto della scrittura  puo’ offrire e con l’augurio che si possano creare anche nel nostro istituto opportunità di conoscenza  diretta del loro impegno letterario, si riporta una  breve presentazione dei loro testi.

Piera Isgrò - Paesaggi interiori (Ed. del Leone)
Presentazione di Claudia Vazzoler

Il talento di Piera Isgrò è decisamente lirico. I componimenti risultano piccole epifanie e rivelazioni di un disegno nascosto che va oltre la dimensione tangibile della realtà. Dietro l'apparenza. Una scrittura leggera e profonda che dona immagini cangianti, le quali a loro volta, come un prisma toccato dalla luce, rimandano rifrazioni e dissolvenze,  Ed ecco allora le "gocce di cielo baciate dal mare" incontrarsi per dar  luogo a trasparenze "adamantine", intensi albori e ganci di luce, fremiti  d'acqua specchianti gabbiani, montagne perlescenti, riflessi di silenzio, e vibrazioni di luce bianca a far da cornice.

Le tre raccolte sono le tessere di uno stesso mosaico che si ricompone in un linguaggio ora classico ora sperimentale. Ci espongono alla vertigine. Ci liberano. Trasudano l'amore per la natura, ma anche i momenti di solitudine, la virulenza malinconica dell'amore che insegue l'idea di uno splendore possibile.
Una luce ammanta l'intera opera, come una scintilla e come un lampo improvviso che illumina, per un attimo e per sempre, un paesaggio interiore sconosciuto.

A pag 13 della raccolta Graziel, in memoria della sorella Graziella, sensibile poetessa, prematuramente scomparsa, figurano i seguenti versi

Fende l'automobile la notte
nel gelo di risposte rivelate
 
Non mi ingannare mai
devo sapere
 
Diluivo il dolore nell'amore
con sguardi traduttori di parole
che delicate svelavano il tagliente vetro

Parole nitide ed evocative che indagano con sguardo attento l'animo umano,  il sentimento dell'amore che può suscitare emozioni molto diverse che  vanno  dalla felicità più completa al dolore più profondo.
 
Piera Isgrò è nata nel 1963. Ha pubblicato le raccolte di versi L’ossimoro esistenziale (1999), Le ipotenuse del cielo (2001), Stille di luce (2003), Il lago capovolto (2006), Graziel (2009). Ha recensito opere poetiche, pittoriche e fotografiche contemporanee. È presente in varie riviste e antologie.

Claudia Vazzoler  "Il color Malva e il Vermiglio" (MdA edizioni)

Petra è a Nizza con una borsa di studio Erasmus per completare gli ultimi esami. L’incontro con Oscar, uno strano compagno di corso con il quale si trova da subito in sintonia le permette di uscire dalla solitudine nella quale si era rifugiata. Il giovane le propone una vacanza per andare con lui in Andalusia a trovare la sua famiglia che non vede da qualche tempo. Petra tergiversa, più che altro preoccupata di dover abbandonare, se pur per un breve periodo gli studi. L’insistenza dell’amico e la passione con la quale le descrive i luoghi che vuole farle conoscere alla fine la convincono a partire con lui a bordo di uno sgangherato Maggiolone. In quel viaggio che si protrae più a lungo dei preventivati dieci giorni, Petra si trova catapultata in una realtà nuova e convulsa dove incontrerà persone strane e affascinanti, visiterà luoghi e villaggi sconosciuti e farà la conoscenza di Pablo, l’eclettico fratello di Oscar, un tenebroso artista geniale e vagabondo che le aprirà nuovi e affascinanti orizzonti coinvolgendola nel suo amore per la pittura, trasmettendole le sue emozioni. Inizia così per la giovane donna un periodo magico nel quale si trova suo malgrado catapultata nel cerchio dell’amore e dove, il color malva della sua esistenza si colorerà di uno splendido… color vermiglio.

Recensione della poetessa Piera Isgrò
                                    
Un viaggio nei colori dell’anima, metafora di un’esistenza protesa alla ricerca dell’autenticità è quella raccontata da Claudia Vazzoler, scrittrice contemporanea di romanzi, tra cui "Il  malva e il vermiglio.

E’ un’anima decadente, capace di fondersi nella natura e di trovavi corrispondenze, quella di Petra, giovane studentessa universitaria, che trasforma gradualmente gli schemi precostituiti in trampolini di lancio, alla scoperta della vera identità, verso la libertà di essere se stessi.

Sensibile e curiosa, Petra “avrebbe voluto scoprire ogni singolo tassello di quel variopinto mosaico”, nella vasta distesa di una vacanza, che la trasporta lontano dalla routine quotidiana.

Così l’Andalusia diviene un palcoscenico di natura e cultura, dove si assapora tutto lentamente “studiando con lo sguardo volti nuovi”. Una sinestesia di sapori e profumi, colori e atmosfere trasporta in luoghi raccontati nel dettaglio delle tradizioni, nel gusto delle tipiche pietanze e consente di camminare in vie costellate di palazzi,  percorse da viandanti che animano le pagine del libro e raccontano tasselli di umanità. “Sorseggiavano un bicchiere di vino bianco accompagnato da una paella di pesce sotto il fulgido sole del Mediterraneo”.

Si entra nella storia dei quartieri, come quello di S. Francisco “ che aveva acquistato una sua personalità grazie alla vicinanza del porto, da dove affluirono gli immigrati nel 1850”.

Si spazia nei pensieri e nelle idee “in idiomi e religioni differenti… la cui particolarità è basata sulla tolleranza e sulla diversità”,quando l’autrice presenta uomini e donne che percorrono il romanzo.