L' ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE (I.T.I.S.) DI SAN DONA' DI PIAVE

ora "Vito Volterra"

RACCONTO LA SUA STORIA IN BREVE

Era il Dicembre '81, libero da obblighi di lavoro (pensionato) ho potuto dare il massimo impegno nell'impresa che all'inizio suscitò non poco scetticismo nello stesso ambiente scolastico. Tanto appariva complessa, tortuosa per non dire aleatoria, per degli inesperti, la strada intrapresa da un gruppo di "disperati" genitori che ho l'onore di aver rappresentato per cinque anni.

Si, disperati perché bisogna considerare CHE IL BIENNIO PROPEDEUTICO - SEZ. STACCATA DEL "PACINOTTI" DI MESTRE - DOPO NOVE ANNI (funzionava dal '72-73) NON ERA FREQUENTATO, SE NON IN MINIMA PARTE, DA STUDENTI LOCALI E NULLA RISULTAVA IN ATTO, IN NESSUNA SEDE, CHE POTESSE FAR SPERARE IN UN CAMBIAMENTO DI TENDENZA. ADDIRITTURA IL DISTRETTO SCOLASTICO SI ERA GIA' DICHIARATO PER LA SUA CHIUSURA PERCHE' INUTILE.

Dei circa 130 frequentanti effettivi gran parte proveniva dai comuni limitrofi le cui famiglie, condannate per destinazione a far fare i pendolari ai propri figli quattordicenni aspiranti all'istruzione tecnica superiore, sceglievano il nostro ITIS solo come primo passo.

I sandonatesi infatti, dopo le medie inferiori, trovavano più comodo scegliere le scuole umanistiche e tecno-commerciali (o semplicemente professionali) del centro locale che gli evitavano le micidiali trasferte mattutine a Ve-Mestre, Treviso, Portogruaro ecc. Tanto, si pensava, per un posto da impiegato restava pur sempre qualche probabilità.

Trovatomi dunque fra i non poco agitati presenti con alcuni amici veterani reduci di precedenti agitazioni (quali per es. il Sig. Amedeo Barbazza, ora defunto e il Sig. Pietro Granzotto dimostratosi validissimo e infaticabile collaboratore) si costituì un animoso Comitato ad hoc per ottenere la concessione di un corso specialistico e subito inviammo a pioggia copia delle centonovanta firme all'uopo raccolte in quei giorni dai genitori a tutte le Istituzioni operanti nel territorio mandamentale nonché ai rappresentanti politici e sindacali senza distinzione di colore.

Venne inviata anche a Roma una prima richiesta urgente (a termini scaduti e in forma irrituale) di istituzione del corso di INFORMATICA da noi ritenuto, in base alle notizie della stampa del tempo, il più rispondente ai futuri prossimi sviluppi del progresso. Del resto la crisi generale della piccola e media industria che ci aveva colpito (anche in loco) non ci lasciava scampo.

Nuovi metodi di lavoro stavano per sorgere in luogo di quelli tradizionali. D'altronde con il plesso allora in fase di ampliamento (e già oggetto di accaparramento da parte delle solite scuole) la decisione e la scelta ci erano parse perfettamente naturali. Intanto la nostra accorata prima istanza, com'era prevedibile, ebbe solo riscontri verbali.

Da quella prima deludente esperienza traemmo però la convinzione che dovevamo istruire noi stessi, direttamente, ogni pratica e seguirla passo passo nel suo iter. Rivolgendoci di volta in volta a personaggi politici solo a titolo di pura cortesia per non averli passivi, indifferenti o contro, magari a causa non solo del colore politico ma anche di corrente: tutti loro sapevano tutto di noi ma solo dopo ogni avanzamento della stessa... In proposito ci sono stati episodi curiosi o di un certo squallore che possono emergere da un'attenta lettura della documentazione raccolta (quattro raccoglitori numerati per le corrispondenti quattro fasi da me distinte: PRIMI PASSI - CAMBIO AGGREGAZIONE - ATTIVAZIONE CORSO INFORMATICA - CONCESSIONE AUTONOMIA FUNZIONALE). E' avvenuto anche per certi funzionari. Come c'è stato, fra quest'ultimi, chi collaborò in maniera umanissima e toccante, pur nei limiti imposti dall'ufficio ricoperto.

Ad esempio per ottenere il trasferimento dell'aggregazione da "Pacinotti" di Mestre a "Zuccante", che insegnava informatica, occorreva superare la ritrosia, pur legittima, del Prof. Morra Preside dello Zuccante stesso. Allora con l'assenso anticipato della Provveditrice Dr.ssa Sguerso - che, per lo scopo, ci imponeva di portarle prima a Venezia detto Preside - organizzai un incontro a Mestre con quest'ultimo e il suo collega e amico Prof. Bressan del Pacinotti, lo scrivente e gli amici Barbazza, Granzotto e Rado. Superato "l'ostacolo" è stato facile convocare a Venezia, anche se fra loro antagonisti, il nostro Sindaco Pianon e l'Assessore provinciale Dr. Casson. Presenti, oltre al sottoscritto, Barbazza e Granzotto. Era il 12 Ottobre '82 e l'anno successivo ottenemmo dal Ministero il trasferimento richiesto ma non il corso a causa della legge finanziaria che vietava l'aumento di numero di classi. Questo nel maggio '83 quando fummo a Roma per una prima volta (Sindaco Cei, Ferron e Granzotto). Un'accoglienza simpatica da parte del Direttore Generale Dr E. Caruso: "è la prima volta che mi capita di ricevere qui un Sindaco e i genitori per una scuola". E ci siamo trovati a nostro agio.

Nel Giugno '84 tornammo (Sindaco, l'Assessessore Casson, il Preside Morra e lo scrivente e Granzotto del Comitato Genitori) presso lo stesso Direttore Generale che ci confermò il finanziamento dell'istituendo corso di informatica. Le sue parole: "Vi consegno una scuola NON con i soli gessetti...". Ma poi, purtroppo, fummo prevaricati dalla Sede Centrale (v. nota raccoglitore). Nell 'Aprile '86, infine, arriva l'Autonomia a coronamento della nostra incessante opera.

Del Ministero ricordo con commozione l'aiuto e la pazienza dei funzionari Spagnoletti e Fabiani. Dell'Ufficio Scol. Region.Vittozzi e Petrella e del Segret. Prov. Galante sempre gentilmente disponibili a fornire chiarimenti e informazioni preziose. Ma soprattutto ricordo, e la gente sappia, che è stato l'assenso pronto e costante della Provveditrice con l'Assessore Prov, che lo formalizzò, a permetterci il travolgente superamento di pastoie burocratiche e la realizzazione del progetto I.T.I.S. a S. Donà di Piave.

E' da ricordare la collaborazione sincera degli Insegnanti che, pur operando in un ambiente trascurato, motivo di quotidiane proteste di studenti, per età facilmente strumentalizzabili, seppero dare il meglio (per esempio i Professori Oddo, Buzzanca, Montevecchi, Romano, Cecchinato, Santagati e altri).

Per la cronaca, su proposta della Provveditrice sono stato nominato Commissario Governativo Straordinario della Scuola dal 1/9 al 15/12/86. Carica cessata con l'entrata in funzione delle cariche elettive.

Resta la grande soddisfazione per il risultato ottenuto senza sconvolgere, forzare o violentare i principi democratici. Una Scuola, mi dicono, ancora in piena evoluzione con circa 600 alunni che possono realizzare sul posto la loro aspirazione a prepararsi a una professione moderna.

Ritengo, in proposito, che materiale e memoria potrebbero fornire elementi per la stesura di un libretto interessante... Nel raccoglitore n° 4, parte 2 a-b) sono riportati cronologicamente inizi e vita dell' I.T.I.S. con l'elenco nomi dei vari componenti dei Comitati Genitori succedutisi così come forniti, a richiesta de "IL GAZZETTINO", in data 25 Aprile 1986.

S.Donà di Piave, 9 Maggio 1991

                                      Oscar Ferron
                                                ex Segretario dei Comitati dei Genitori dell'I.T.I.S. di S. Donà di Piave dal Dicembre '81 all'Aprile 1986.                                                 Gruppo di persone costituito per il cosiddetto "COMPLETAMENTO DELLA SCUOLA E LA SUA AUTONOMIA"                                                 Via Fiume, 2-A, S. Donà di Piave

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