parte terza

 

attivazione del corso di informatica

anno scolastico 1983/84


Attivazione del corso di informatica

Rinfrancati dall’esito positivo - sia pur parziale - della "nostra" prima domanda regolare ci sentiamo ancor più rafforzati nel nostro convincimento che queste cose vadano gestite con determinazione e puntigliosamente da noi stessi. Nel taschino della giacca avevo sempre - a portata di mano - un cartoncino fitto di numeri telefonici e di nomi che mi permetteva di rintracciare le persone giuste al momento propizio.

Pertanto non demordiamo mai e subito il 23/8/83 (raccomandata) scrivo alla Ministra Falcucci con il nostro ringraziamento anche la nostra delusione. In ciò stimolato dall’amico Granzotto che, infaticabilmente, raccoglieva dati in continuazione sui movimenti numerici degli iscritti ai vari ITIS e, in specie allo "Zuccante" stesso di Mestre in cui si prospetta, per il mese venturo, una situazione caotica e insostenibile in contrapposizione a San Donà dove abbondano i locali. Ripetiamo alla Senatrice che tutti gli Uffici competenti, localmente, sono con noi d’accordo e ci sostengono in questa fase "incomprensibile" visto che, a conti fatti, nemmeno quest’anno potrà funzionare a San Donà la terza classe (1a del Triennio specialistico....) e confidiamo che l’urgenza di provvedere induca il Ministro, in extremis, a intervenire.

A nostra richiesta (28/8) il prof. Barbuti, Presidente del locale Distretto Scolastico, ci fornisce dati statistici dettagliati sul numero delle classi e alunni di tutte le scuole medie inferiori ed elementari del Mandamento.

Dal Gazzettino del 14/9 "Record di iscrizioni allo Zuccante (ex Pacinotti) di San Donà. Il numero degli alunni frequentanti da 154 dello scorso anno è schizzato a 235" e la cronaca del 15/9 riporta le "contraddizioni del sistema" da noi denunciato alla Sen. Falcucci, come già detto, il mese scorso.

Il 16/9/83 predisponiamo un telegramma per conto del Sindaco, con il quale egli chiede un incontro a Venezia con il Provveditore e l’Assessore Provinciale P.I.

Il 17/9 informiamo il prof. Franco, valido consigliere del Consiglio Scolastico Provinciale, presso lo stesso Provveditorato, (che già ci aveva gentilissimamente aiutato nella fase istruttoria della prima domanda) di questo grave problema delle compensazioni di classi. Il ridicolo, in tutto questo, è che mentre in tutta Italia il calo demografico provvede da sé alla riduzione generale di classi, ci si ostina in casi "diremmo anomali" cioè sul concreto, come nel nostro, a giocare letteralmente con numeri privi di significato nell’economia complessiva. Insomma, proprio quando le scuole in genere si risvegliano confusamente dal torpore estivo e lentamente iniziano a funzionare, per noi è già piena battaglia.....

Nella prima assemblea generale (22/9) informiamo ampiamente genitori e studenti di come si sono svolti i fatti. Da quando pareva ormai "cosa fatta" allo sconquasso provocato dalla legge finanziaria (blocco delle classi) il cui decreto veniva reiterato in Giugno. Che, in sostanza, si trattava di superare solo i cosiddetti tempi tecnici, avendo ormai ufficialmente dalla nostra parte, nessuno escluso, tutti gli Uffici consultivi e propositivi locali, provinciali e regionali. Raccomandiamo ai NUOVI genitori che - nulla conoscendo - avevano svolto il giorno prima, a nostra insaputa, una manifestazione sconsiderata e ostile presso il Provveditorato a Venezia, una maggior cautela.... Protesta confusa causata, oltre che dalle solite croniche difficoltà iniziali delle scuole italiane, dal locale inevitabile sfasamento e confusione dovuti all’appena avvenuto cambio di gestione, dal Pacinotti allo Zuccante, e - soprattutto - dal fatto che le numerose classi prime in più avrebbero dovuto attendere tempi più lunghi per la definitiva sistemazione sotto ogni punto di vista. Ricordo che il nostro Granzotto per il succitato fatto increscioso, che temeva potesse alienarci la simpatia degli Uffici veneziani, era furibondo: dovemmo inviare telegrammi di scuse e avvertire anche il nostro Sindaco per spiegare "le colpe di altri sprovveduti".......

La stessa Provveditrice del resto, ad anno ormai inoltrato, continuerà ad insistere presso il Ministero perché almeno una TERZA CLASSE DI PROVENIENZA SANDONATESE - già funzionante a Mestre - venga trasferita a San Donà. Si vedrà poi in realtà, come già anticipato, che per difficoltà tecnico-funzionali ciò non sarà praticabile senza i necessari supporti didattici in loco......

Il 2/10/83, comunque, interessiamo della faccenda l’On.le Costante Degan, allora Ministro della Sanità (ora defunto) - a cui uniamo anche copia della nostra precedente alla Sen. Falcucci - prospettandogli alcune ipotesi di soluzione per trasferire a San Donà delle terze da Mestre dando per scontato che per il successivo anno scolastico, vigendo ancora il blocco di classi, resteremo nelle identiche rovinose attuali condizioni.

Il 3/10/83 confermiamo a Sindaco e all’Assessore Provinciale P.I. la nostra partecipazione all’incontro di Venezia con la Provveditrice previsto per il 6 successivo anticipando, nel contempo, il citato nostro dubbioso parere. Diversamente, da quanto prospettato, ricadremmo nello stesso insuccesso.

Il 5/10 scriviamo a Mestre per ribadire la nostra necessità di essere tempestivamente informati di quanto avviene nella vita della scuola onde poter, com’è nostra consuetudine e come è sempre avvenuto in passato, evitare ingiustificati scioperi a sorpresa degli alunni. Quasi sempre strumentalizzati dai loro veterani e magari da qualche docente, come già detto, in vena di "giovanilismo".....

L’8/10 avviene regolarmente la riunione a Venezia. Davanti alla dott.ssa Sguerso, il Sindaco Cei, l’Assessore Provinciale dott. Casson, il Preside dello "Zuccante" ing. Morra e, per il Comitato Genitori, Ferron e Granzotto.

Come era prevedibile, per ragioni tecniche, risultò impraticabile la soluzione "trasferimento a San Donà di una Terza". Viene proposto, in definitiva: di insistere con Roma, che non restava altro che ripetere la domanda di concessione del corso di informatica.

Circa l’impianto elaborazione dati occorrente a San Donà, il Preside Morra prospetta l’alternativa:

L’8/10 scrivo allora all’On.le Falcier per ricordargli le nostre vicissitudini e la delusione patita per l’esito storpiato. Gli rammentiamo gli sforzi della Provveditrice, presa fra due forze contrastanti, e butto lì la voglia - tanto per dire - di mollare tutto e lasciargli l’ingrato compito di continuare lui stesso in prima persona. Tanto è lui, gli dico, il vero rappresentante dei locali interessi.....

L’11/10 preparo per Rado una lunga lettera dello stesso tenore per il suo On.le De Michelis.

Il 22/10 scrivo una lunga lettera al Cronista locale del Gazzettino - autore di un articolo sulla "cultura" locale presente e passata - che invoglia il cittadino a voler dire la sua. Per me è un invito a nozze (come si diceva negli anni magri....) perché approfitto dell’occasione per ricordare tutte le traversie incontrate - fin dalla sua apertura - dalle famiglie per questo nostro ITIS. Indesiderato dai maggiorenti locali e poi abbandonato per un decennio all’incuria. Di fatto gli agrari, il cosiddetto ceto medio e clero, hanno da sempre praticamente osteggiato - anche nei primi decenni dell’evento democratico attraverso i nuovi rappresentanti popolari - l’avanzante "cultura industriale e artigianale poi fortemente sindacalizzata". Questo per difendere, a mio avviso (oltre il lecito), l’arretrata agricoltura tradizionale semi-latifondista ancora bisognevole, nelle stagioni di punta, di tanta manodopera a basso costo. Quando, forse esagerando, si diceva: "pagata con un bianco e un nero" cioè con qualche lira. Naturalmente sono considerazioni del tutto opinabili......

Dunque una situazione che ci ha costretti in questi due lunghi anni a tirar la giacca - quasi letteralmente - ai vari rappresentanti politici locali che, per giunta, "fra loro non parlano" e che bisogna continuamente seguire se no "dimenticano".......

L’articolo esce il 5/11/83 "ridimensionato". Era da prevedere!

Il 22/10/83 dall’On.le Falcier, che conferma il suo interessamento ma lamenta di "non essere stato invitato alle riunioni locali e provinciali". Come se fossimo ancora a questo livello.... mentre è a Roma che lui "dovrebbe lavorare"..... Ma lì c’è un Ministro "nemico" - cioè, di altro schieramento - con cui "non parla".

Il 7/11 chiediamo ufficialmente che il Comune stesso gestisca direttamente con i propri funzionari la nostra questione.

Compare sulla G.U. l’attesa nuova Ordinanza Ministeriale sulle Nuove Istituzioni (8/11/83) e tutto all’intorno tace.

L’On.le Dal Castello - Sottosegretario alla P.I. - scrive all’amico di corrente On. Falcier (9/11) che è opportuno ripetere la domanda. Era ovvio, no?

Incontro del 25/11/83, il Vicesindaco Cei, il prof. Toffolo del Comprensorio e lo scrivente per il Comitato Genitori dell’ITIS. Il primo dice di ripetere la domanda e io ripeto la richiesta che sia il Comune stesso a prendersi direttamente cura della nostra iniziativa. Oppure che potrebbe farlo il detto comprensorio vista la sua valenza intercomunale.

Il 30/11 il Ministro Sen. Falcucci conferma al Sen. Gusso, suo "amico" nel frattempo reintegrato a Palazzo Madama (e con il quale invece "parla"), l’impossibilità di accogliere "in extremis" la nostra richiesta, causa il famoso decreto 463, 12.9.83, art. 22, 1° comma. Idem degli On.li Reggiani (30/11) e Degan (27/12).

Ricevo auguri "per triennio" dal dott. Casson!

Nutro nessuna illusione in proposito. Non avendo ottenuta conferma di assunzione ufficiale da parte del Comune o del Comprensorio (che peraltro mi ha messo a disposizione, come detto, il telefono...) della conduzione diretta della nostra domanda mi do subito personalmente alla "caccia" delle delibere necessarie a corredo della medesima. Prassi indispensabile, per ottenere la concessione del Corso agognato di Informatica.

Il 9/12 ricevo quella del Comune, il 12 quella del Comprensorio e il 14 del Distretto Scolastico.

Il 15/12/83 il tutto parte per la Provincia che me ne dà ricevuta il 21/12. Alla stessa Amministrazione Provinciale chiedo di ripetere l’istanza al Ministero P.I. Di tutto, per conoscenza, vengono informati il Provveditore, il Preside dello Zuccante, il Consiglio Scolastico Provinciale e l’Ufficio Scolastico Interregionale, oltre ai nostri locali (Sindaco, Distretto Scolastico e Comprensorio). Nessuno ha mai potuto dire: "Ma noi non lo sapevamo", oppure: "Se lo sapevamo prima...." ecc.

E lo stesso giorno la Provincia ha deliberato la richiesta "per San Donà" che il 27/12/83 sarà inviata a Roma insieme alla relativa domanda. Dunque tutto sotto controllo e in perfetta regola.

Allo scopo, preparo anche uno scadenzario in modo da poter intervenire a tempo debito. Esempio: entro il 15/3/84 sentire direttamente gli amici funzionari del Ministero P.I. e poi i Direttori Generali Caruso e Paradisi (cioè mai per interposta persona....) e, entro il 15/4, direttamente il Ministro per avere entro il 15/5 (?) il decreto in mano.

Il 29/12/83 anche noi, come Comitato Genitori, inviamo alla Ministra, la nostra seconda domanda regolare o terza, come tentativo..., a conferma, come detto, di quanto avviato dalla Provincia e Provveditore a nostro riguardo. Con la stessa richiesta facciamo relazione delle prime due istanze. "Tardiva" la prima.... Accettata parzialmente la seconda - e qui non tratteniamo la nostra rabbiosa protesta alla Sen. Falcucci per il suo "abbandono" alla mercé della "finanziaria".... Come più volte spiegato, che ci ha impedito di partire, sin da quest’anno, con il Corso di Informatica. Le diciamo "Questa SECONDA domanda (o terza se si vuole) costituisce il nostro estremo tentativo di onorare gli impegni da noi presi nel Dicembre ’81 con i nostri rappresentati". Avevamo chiesto invano alle Autorità locali di gestire loro direttamente tale domanda. "In questa Italia di arruffoni e abusivi, per non dire altro, non ci sentiamo di scrivere altre suppliche". Rifaccio, per l’ennesima volta, la storia del nostro ITIS, delle aspirazioni e possibilità locali, della situazione a Mestre. Che tutti gli Uffici, unanimi, sono d’accordo per questa nuova istituzione. La sollecito a decidersi a concedere il Corso Specialistico "diversamente di far chiudere l’attuale Sezione Staccata che, non essendo né carne, né pesce, rischia di diventare ricettacolo dei rifiuti di altre scuole e fonte di cocenti delusioni". Dopo di che le faccio gli auguri di fine d’anno.....

Il 31/12/83 l’On.le Falcier, che ha ricevuto da me un ritaglio di giornale, mi scrive per avere copia della delibera della Provincia.....

Il 3/1/84, riuniti, con riferimento alla possibilità di poter avere finanziamenti e sponsorizzazioni da Banche, privati o dai Comuni stessi, informiamo il Comprensorio e il Sindaco (che si era fatto promotore lo scorso ottobre dell’idea di voler costituire, eventualmente, un fondo) che i costi dell’elaboratore occorrente e delle relative apparecchiature tecnico-scientifiche di parte elettronica, si aggiravano sulle 350-400 milioni di lire per il primo e 100-120 per il resto (dati raccolti presso la sede di Mestre dal solito Granzotto). Aggiungevo che, se fossimo riusciti a tanto in loco, ci saremmo assicurati, in partenza, il benestare del Ministero alla nostra domanda.

Il Comune ci chiede regolare preventivo di spesa e noi, subito, promuoviamo allo scopo altra riunione. Il 10/1/84 sono presenti, presso il Comprensorio il suo Presidente Toffolo, il dott. Casson, Assessore Provinciale, con il suo Segretario dr. Galante, il nostro Vice Sindaco Cei, il prof. Barbuti, Presidente del Distretto e, per il Comitato Genitori, il sottoscritto, Granzotto e Rado. Introduce il prof. Toffolo che dichiara di assumere l’incarico di condurre la pratica della scuola e propone di esaminare l’opportunità di costituire un fondo a favore dell’ITIS. Questo per garantirgli il superamento degli ostacoli di bilancio nazionale e per assicurargli la possibilità di acquisire direttamente - in tempi brevi, cioè fin dall’inizio dell’anno scolastico - le apparecchiature. Propone di accertare le concrete possibilità di realizzare tale fondo fra i Comuni, la Provincia e la Cassa di Risparmio di Venezia.

Venne raggiunta un’intesa di massima restando in attesa dei dati previsionali di spesa ufficiali.

Di tanto venne informata la Provveditrice e a tutti i convenuti venne inviata una memoria di tale "deliberazione". Anche l’On.le Falcier (che, come egli desiderava, era stato invitato, guarda caso "non è potuto" intervenire....) viene aggiornato.

Dal Capo della Segreteria Particolare del Ministro P.I., dott. Rubinacci, ricevo il 17/1/84 conferma dell’interessamento dedicato a noi dalla Sen. Falcucci stessa e il 26/1 l’On.le Falcier, pure, mi assicura di essere intervenuto presso detto Ministero (immagino attraverso il Sottosegretario Dal Castello.... che "non parla" con la sua responsabile.......)

Il 30/1 viene rinnovato il mandato al Comitato Genitori ristretto da parte dei Rappresentanti di Classe. E’ composto dai signori: Sergio Barbieri, Eugenio Pavanello, Cesare Rado. Vengono cooptati allo stesso Comitato lo scrivente e Granzotto. Io non essendo rappresentante di classe e il secondo con il figlio a Mestre.

L’incarico è sempre il medesimo del passato: il completamento dell’ITIS e al sottoscritto l’incarico specifico di continuare a gestire personalmente la pratica per il conseguimento dello scopo prefissato.

Il 2/2, da una telefonata a Mestre, apprendo che il giorno seguente ci sarà un incontro fra il Preside ing. Morra e l’Assessore Provinciale dott. Casson per i preventivi di spesa per l’elaboratore dati e connessi da noi testé richiesti.

Telefono alla dott.ssa Petrella, Sovrintendente Interregionale provvisoria, che mi assicura parere favorevole alla nostra domanda colà in istruttoria.

Il 14/2 la Provveditrice scrive al nostro Comprensorio che la proposta di istituzione del Corso specialistico a San Donà è stata trasmessa al suddetto Ufficio Scolastico Interregionale, con parere favorevole, il 27/1/84.

Sul Gazzettino - cronaca di Mestre 18/2 - si informa quella cittadinanza che lo "Zuccante" è costretto ad adottare il "numero chiuso". Non dispongono di aule per le nuove prime classi. Si fa cenno anche a San Donà che, in parte, potrebbe sopperirvi se autorizzato.....

Con la nostra 21/2, nel rimettere al Presidente del Consiglio di Istituto dell’ITIS e Preside di Mestre e, per conoscenza, ai soliti Amministratori Provinciali, Comprensorio, Presidente del Distretto Scolastico e al Sindaco copia, della nostra delibera di rinnovo del nostro Comitato Genitori, sollecitiamo i medesimi a inviarci la più volte richiesta documentazione ufficiale sulla previsione di spesa per poter dotare la nostra Sezione di quanto necessita per il funzionamento del Triennio di Informatica.

Lo stesso giorno il dott. Casagrande, Vice Segretario del Comune, mi comunica che ha fissato, con il dott. Casson, un incontro presso il Comprensorio dove converrà anche il Vice Preside, prof. Paladini, dell’ITIS "Zuccante". Di tanto preavviso il Vice Sindaco Cei affinché si faccia cura di sollecitare il prof. Barbuti a fornire, per l’occasione, i dati statistici sugli alunni di varia provenienza e confermasse la sua adesione alla riunione. Veda lui, inoltre, eventualmente per la partecipazione dell’On.le Falcier.... Se volesse invitare, altresì, le Banche e i Comuni si sarebbe guadagnato tempo; al Comprensorio stesso, come d’accordo, di organizzare il tutto. Ho conferma il 28/2 del suo intervento presso il Distretto Scolastico.

Da parte nostra, per opera dell’attivissimo sig. Pietro Granzotto, procuriamo i dati sulle frequenze dei ragazzi del Mandamento presso altri ITIS, anche fuori Provincia. Poi, con il materiale fornito dal nostro Distretto, ci possiamo fare un quadro realistico della situazione scolastica proiettata nel Veneto Orientale.

Il 24/2/84 riceviamo le solite assicurazioni anche dall’On.le Dal Castello (corrente Bodrato...), forniteci tramite l’On.le Falcier. Pure quest’ultimo viene invitato alla riunione dell’8/3.

Dalla cronaca di Mestre dell’8/3 leggiamo ancora, sul Gazzettino, che i problemi dello "Zuccante" potrebbero essere risolti, almeno in parte, (e per l’ennesima volta) istituendo a San Donà qualche Terza e Quarta Classe.....

Finalmente ci pervengono i dati ufficiali di spesa preventivati per San Donà: £. 161.100.000 per il Laboratorio di Elettronica e £. 175.400.000 per l’Elaboratore Dati. Il tutto completato dai costi dettagliati.

L’8/3 avviene regolarmente l’incontro presso il Comprensorio ma, salvo il nostro Vice Sindaco Cei e il Sindaco di Noventa, è mancata, in blocco, l’altra decina di Sindaci invitati soprattutto per esaminare i possibili finanziamenti all’istituendo Corso specialistico.

Il 9/3, delusi, diamo relazione di tutto al Gazzettino. Calchiamo sul fatto gravissimo che oltre 340 studenti del Comprensorio devono frequentare, con grave disagio, perdita di tempo e grosse spese giornaliere le Scuole di Elettronica e Informatica lontane, per qualcuno, anche 50/60 Km.; che, con le assenze dei rappresentanti comunali, non si può pensare di raccogliere fondi....; che il prof. Paladini dello Zuccante avanza l’idea, (per noi ormai vecchia) di spostare "gratuitamente" a San Donà il loro computer diventato inadeguato alle loro esigenze.

Tale articolo appare sul quotidiano il 13/3 nella forma "drammatizzata" da noi voluta.

Preparo una richiesta degli estremi di spedizione a Roma del nostro dossier alla Sovrintendente Regionale dott.ssa Petrella.

Il 20/3/84 leggo in Assemblea Generale dei Genitori, nostra Sezione Staccata, una relazione "rifacendo la storia travagliata della Scuola" anche per le famiglie dei nuovi iscritti. Ricordiamo il nostro disappunto per il mancato avvio del Corso, causa la famosa legge finanziaria, nonostante le decine e decine di lettere a noi favorevoli ricevute dai vari parlamentari. Confidiamo ora nel Comprensorio che si è impegnato di seguire direttamente a Roma la nostra questione e riesca dove noi non ce l’abbiamo fatta. Preghiamo i presenti di volersi tenere disponibili, eventualmente, per subito dopo Pasqua per una grossa manifestazione....

In quei giorni veniamo in possesso dallo Zuccante di Mestre, della Relazione Commissione Utenti, CED (Centro Elaborazione Dati) del 20/3/84 contenente anche un’analisi per San Donà.

Il 6/4 informiamo il Sindaco che dall’Ufficio Scolastico Regionale di Venezia non era ancora partito per Roma il nostro malloppo ma, successivamente, attraverso il Comprensorio (lettera 19/4) apprendiamo che l’invio era avvenuto il giorno prima munito del loro parere favorevole.

Con piacere apprendiamo (cronaca del 24/4) che l’Istituto "Alberti" locale, si è dotato di ben 16 computer e di un "cervellone" e che inizierà dei Corsi Sperimentali.

Dopo quattro mesi (4/5/84) scriviamo al dott. Rubinacci, Capo della Segreteria Particolare della Senatrice Ministra. Gli facciamo rilevare - perché a suo tempo la Segreteria del precedente Ministro Bodrato (dott. Manzini) si era lagnata per "le troppo interferenze" - che noi, allora, ci eravamo sì rivolti al locale deputato On.le Gusso... Quando, invece, assunse la carica l’attuale Sen. Falcucci siamo stati poi rimproverati, dal suo Segretario Particolare Angelini, per "la troppa gente" da noi interessata. Ci eravamo rivolti, come già detto, all’On.le Falcier su consiglio del nostro ex Sen. Gusso (allora non rieletto). Tanto premesso, ad ogni buon conto, gli manifestiamo la nostra preoccupazione, data la passata negativa esperienza, accompagnandogli la nostra pari data diretta alla stessa Senatrice dove:

Il 5/5/84 trasmetto copia delle due lettere al nostro Vice Sindaco Cei, al Presidente del Comprensorio prof. Toffolo, all’On.le Degan (ancora Ministro della Sanità) e prepariamo altra bozza di lettere per lo stesso Comune e Comprensorio perché, pure loro, "incalzino" la Falcucci.

Da una telefonata a Roma (4/5) avevo appreso dal dott. Savastano (collega di Spagnoletti) che solo verso la fine del mese l’Ufficio avrebbe esaminato le "nuove istituzioni".....

L’8/5 vengo pure a sapere che, per il richiesto colloquio con il dott. Caruso - Direttore Generale Ministero P.I. - se ne parlerà dal 22 al 25 del mese corrente. E, infine, che l’On.le Dal Castello - Sottosegretario P.I. ("amico" dell’On.le Falcier ma non della Sen. Falcucci) sarà a San Donà il 18/5/84 (in occasione di un comizio elettorale che dovrebbe tenere al Cinema Cristallo). Propongo pertanto ai nostri Granzotto e Rado che, per quel giorno, vengano convocati a scuola tutti i genitori.....

Frattanto dalla cronaca di San Donà apprendiamo che a Noventa (Ristorante Guaiane) c’è stato un simposio del Rotary-Soroptimist con la partecipazione di personalità, sulle applicazioni dell’informatica, ma nel quale la nostra iniziativa è completamente ignorata.....

Il 10/5 scriviamo al dott. Caruso (allegandogli la sopra citata lettera alla Falcucci) per ottenere il richiesto colloquio. In realtà era per appellarci a lui che consideriamo il vero risolutore della nostra questione. In pari data facciamo scrivere da un amico locale una lettera per noi al Sottosegretario del Ministero P.I., On. Fassino, (che abbiamo conosciuto, come già detto, in occasione dell’inaugurazione del Palasport....).

Il 15/5 mandiamo al locale Presidente del Rotary un nostro sfogo riferito alla suddetta loro riunione.... conviviale.

Il 18/5 invitiamo i Presidi e Presidenti d’Istituto - dopo una premessa d’obbligo - a voler distribuire agli alunni delle terze classi delle Scuole Medie del Comprensorio un nostro volantino preannunciando una nostra manifestazione ITIS per sabato pomeriggio del 2 giugno.

Dal dott. Galante - Segretario del dott. Casson - veniamo informati il 22/5 che il Direttore Generale del Ministero P.I. non potrà riceverci prima del 30/5/84.

Il 24/5 informiamo Assessore Provinciale, Provveditore, Preside, Sindaco, Presidenti Comprensorio e Distretto Scolastico, pregandoli di voler partecipare al dibattito, che si terrà presso il nostro ITIS Sabato 2/6 a cui interverrà l’On.le Dal Castello Sottosegretario P.I. già a San Donà per un’altra conferenza all’Istituto Alberti e chiediamo a quel Preside di autorizzare il nostro accesso.

Il 25/5 distribuiamo i volantini relativi.

In quel giorno riceviamo dall’altro Sottosegretario P.I., On. Fassino, assicurazioni che la nostra causa sarà esaminata favorevolmente. E poi, da una telefonata al dott. Rubinacci, Segretario Particolare del Ministro, che dobbiamo attendere una loro chiamata.....

Il 28/5 informiamo i Carabinieri della prevista nostra adunata del 2/6 (Dal Castello) e così il 29/5 pure il Gazzettino. Il 2/6, infatti, compare, nella cronaca locale l’annuncio della visita stessa, al nostro ITIS.

Il 4/6 do relazione al Gazzettino e così a vita del Popolo dove vengono ricordate le nostre vicissitudini e dell’avvenuto incontro. Mancava il nostro Sindaco Cei che, probabilmente, non incontra volentieri né il dott. Casson di altro partito né gli "amici" di corrente e capi cordata: Dal Castello e Falcier, per gelosie locali..... Manca la Provveditrice dott.ssa Sguerso. Sono intervenuti il Vicepreside prof. Paladin e, appunto, l’Assessore Provinciale dott. Casson, i proff. Toffolo e Barbuti rispettivamente del Comprensorio e Distretto Scolastico e, del nostro Comitato, lo scrivente e Rado, allora presidente.

Introduce Rado, per il quale avevo preparato il discorso, che riassume le note cose della nostra scuola. Gli faccio seguito per puntualizzare le fasi delle nostre domande e preannuncio che la Falcucci, probabilmente entro pochi giorni, ce ne darà riscontro positivo. Con riferimento al prospettato trasferimento dell’attrezzatura elettronica di Mestre a San Donà chiedo al Ministro, tanto per dire, di assicurarci il residuo finanziamento che garantisca l’effettivo avvio a San Donà del Corso Specialistico dal p.v. anno scolastico.

Il Sottosegretario, On. Dal Castello, riconosce che le premesse ci sono tutte per una favorevole soluzione. Si dichiara "moderatamente ottimista" e dice che potrà darci notizie entro la fine del mese.... Ma, all’uscita, gli "rivelo" che le nostre "carte" erano già pronte nell’anticamera della Sen. Franca Falcucci per la firma e che mi aspettavo il suo telegramma di benestare addirittura entro otto giorni. Sono intervenuti nel dibattito l’Assessore Casson, che conferma la consueta disponibilità, il prof. Italia, docente di Informatica a Mestre, che diffida i genitori circa i "miracolosi" corsi rapidi proposti da varie parti. Chiude l’On.le Falcier che si dichiara sempre a nostra disposizione.....

Detto qui l’On.le Dal Castello ci dovrà sempre gratitudine per la massiccia presenza di genitori avuta nella nostra Scuola. Infatti il convegno dell’Alberti è andato quasi deserto e peggio il suo comizio elettorale al "Cristallo": sala completamente vuota.

Passiamo a noi. Non ho più sentito parlare del famoso Fondo per l’ITIS. Proposta avanzata a suo tempo dal Vice Sindaco Cei e fatta propria dal Comprensorio..... In quanto alla gestione diretta della nostra domanda da parte del Comune e poi dello stesso Comprensorio, come si è visto, essa è rimasta sulle nostre spalle.

Scriviamo il 4/6 all’On.le Degan, Ministro Sanità, e all’On.le Fassino, Sottosegretario P.I., per ringraziarli dell’interessamento.

Con la nostra 7/6/84, invece, noi chiediamo al nostro Comune un contributo straordinario a sgravio delle spese già incontrate, come il primo viaggio a Roma della scorsa primavera e quelli a Venezia, Mestre, spese postali e telefoniche oltre alle altre spese che ci attendono. Di tanto interessiamo anche il nostro Assessore Comunale P.I. dott. M. Orlando e, in pari data, anche il Comprensorio.

Venerdì 8/6 compare sul Gazzettino, cronaca locale, la relazione dell’incontro 2/6 Dal Castello & C. da me predisposta.

Con nostra 7/6 abbiamo confermato al Vice Sindaco Cei e per conoscenza il Preside e dott. Casson che la data dell’incontro con il dott. Caruso, Direttore Generale del Ministero P.I., è stata fissata per il 15/6, ore 11.

Informiamo di questo anche l’On.le Falcier o, per lui, l’On.le Dal Castello.

Vedano loro se vorranno partecipare..... Ma, come previsto, essi si defileranno.

Forse temevano d’incontrarsi con l’amico Sen. Gusso, organizzatore dell’appuntamento.

Il 15/6 il dott. Caruso mi scrive che viene finalmente istituita la TERZA CLASSE INFORMATICA a San Donà. Il 17/6 ne ho diretta conferma telegrafica dall’On.le Costante Degan, il 18/6 dalla Sen. Franca Falcucci e il 22/6 dal Sottosegretario P.I. Fassino.

Sul Gazzettino del 17/6 esce la notizia: "con il patrocinio Degan - Dal Castello ecc.". Una versione "servile" - a dir poco del cronista che ha dovuto cedere alle necessità del "potere" locale che vuole equamente divisa - anzi tutta - la "torta del successo"....... Nostro in realtà e in cui il Comitato Genitori non viene neppure citato.

Il 16/6 do relazione al Gazzettino del colloquio di Roma concesso dal dott. Emanuele Caruso - Direttore Generale Ministero P.I. - al nostro Comitato Genitori (Ferron e Granzotto), Vicesindaco di San Donà M. Cei, Assessore Provinciale P.I. dott. Casson, Preside ing. Morra e il tecnico prof. Italia dell’ITIS. "Con la nostra, solo il 15% delle richieste nazionali di nuove istituzioni, erano passate...". Il Direttore ci illustra il piano previsto per la nostra scuola che si compendia in un primo finanziamento di avvio nel bilancio ’84 e un secondo in quello dell’85. Le sue parole sono state: "Vi consegno una scuola non con i soli gessetti ma....."

Della mattinata di quel viaggio aereo per Roma ricordo un particolare comico vissuto, fra le nuvole, con l’amico Granzotto, nostro malgrado "alle spalle" del comune amico Cei. Infatti a me, la notizia telegrafica del benestare al nostro Corso Specialistico era pervenuta la sera precedente e siccome noi temevamo che questo potesse provocare la rinuncia al viaggio stesso da parte del nostro Vice Sindaco, magari per "decaduta motivazione".....; decidemmo, alla partenza, di tacerglielo: per noi, in verità, lo scopo finale era quello di poterci assicurare il più ampio e immediato finanziamento del Corso. Cosa che potevamo sollecitare - ove fosse occorso - solo in quell’irrepetibile occasione, basti pensare che il nostro Granzotto - rinunciando pure lui - avrebbe potuto risparmiarsi la relativa spesa invece sostenuta di propria tasca. Al ritorno, con il M.o Cei e il dott. Casson, ci siamo fermati a festeggiare presso il rinomato ristorante romano, gestito dal nostro compaesano (di Passarella), Sig. Mario Zorzetto, anche lui famoso per essere stato cuoco del Re Faruk.

La nostra gioia era al colmo (purtroppo, invece, non mancheranno i motivi di nuove preoccupazioni) e immaginiamo già un convergere di interessi da tutto il Veneto Orientale.

Ricordiamo pure, al Gazzettino, la nostra gratitudine per chi, prima di noi ha lavorato allo scopo: I. Nardean, Silvestrini, A. Barbazza e altri e il medesimo Granzotto poi con i Barbieri, Perissutto-Mengo, Masier, Lorenzon-Bona, Pasqualini, Rado, Pavanello, Mar. Giatti e così la Provveditrice e il dott. Casson, primi fra tutti, con Cei, Pianon, i Presidi Bressan e Morra. Gli On. Gusso - in special modo gli On.li Degan, Fassino e Falcier. I responsabili degli Uffici scolastici Petrella, Franco e, infine, con la Sen. Falcucci i funzionari Rubinacci, Spagnoletti e Fabiani. Provvediamo, infine, noi stessi a inviare loro il nostro riconoscimento.

Il 22/6 compare sul Gazzettino ogni cosa ma....non viene citato, malgrado le nostre precise raccomandazioni il dott. Casson Assessore Provinciale. Naturalmente protestiamo con il Direttore del quotidiano dove, certamente ci sarà qualche altro che tiene famiglia.....

Il 25/6 scrivo al Sindaco, come richiestomi, per informarlo della disponibilità di alcuni "protagonisti" a una colazione (in realtà mai concretatasi....).

Ricevo il 30/6 dalla dott.ssa Petrella, dell’Ufficio Scolastico Interregionale, un biglietto di soddisfazione per la felice conclusione.....

I miei biglietti tascabili intanto si sono infittiti di numeri telefonici, di nomi ecc.

Il 2/7/84 predisponiamo manifesti, a firma del Sindaco, da far affiggere nelle varie Scuole Medie del Comprensorio.

Anche "Vita del Popolo" dell’1/7 riporta la buona notizia sul nostro ITIS ma, guarda caso, fa coincidere la notizia con la visita del "povero" On. Dal Castello. La solita manipolazione e disinformazione tipica di certi fogli seriosi e, purtroppo, anche Diocesani.

Conclusione. Anche questa seconda domanda regolare per L’OTTENIMENTO DEL CORSO DI INFORMATICA ha sortito l’effetto sperato confermandoci, vieppiù, sulla fondatezza dei nostri convincimenti: non aspettiamoci iniziative dai politici (almeno in questi casi, dove non c’è da lucrare....) e provvediamo noi stessi.

 

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Continua in Parte quarta. Attrezzature, arredi (e grandi difficoltà...)